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| #PER CHI AMA: Avantgarde, Death, Arcturus |
Si possono amare secondo voi Napalm Death e Arcturus? Certo, prese distintamente le due band, la cosa è possibile, essendo io un amante sia del combo britannico che del sound d’avanguardia dei norvegesi. Quando si prendono invece i 2 generi, il grind e l’avantgarde, e li si combinano insieme, beh il risultato può riservare inusuali sorprese. Gli A Million Dead Birds Laughing (letteralmente “un milione di uccelli morti che ridono”, un nome e un perché aggiungo io) ci offrono un album dalle deliranti idee ed elevatissime aspettative che ci spara, una dopo l’altra, 14 tracce (che si aggirano sempre sul minuto e mezzo due di durata) di folle grind/death, combinato appunto all’avantgarde. Ecco se posso fare un nome del passato, probabilmente potrei aver trovato gli eredi dei disciolti Carnival in Coal o dei finlandesi The Wicked e non potete capire quale sia la mia gioia nello scoprire quest’ensemble proveniente dall’Australia e che ora andrò a suggerire a qualche etichetta amica. Non posso fare un track by track vista l’esigua durata delle song e la linearità con cui, partendo da “Nest”, si arriva in un battibaleno alla conclusiva “Zombie”, dopo un suggestivo e abbordante cammino di quasi 29 minuti, che alla fine non fa altro che lasciarmi stordito, disorientato e un po’ agonizzante al tappeto, totalmente inconsapevole di cosa mi sia accaduto. Forse un autotreno mi ha investito, o una caduta nel vuoto di 10 metri con successivo tonfo per terra, che mi costringe all’immobilità , un pugno in pieno volto da un peso massimo del pugilato, non lo so, non mi interessa, quel che è certo è che le emozioni suscitate da “Xen” sono impagabili. Le chitarre, ma in generale le ritmiche, sono al fulmicotone, con una prova dirompente del drummer Dean, un vero e proprio killer dietro alle pelli; splendide comunque le linee melodiche create da questo folle quartetto, meravigliosa la voce di Adam, nelle sue versioni scream, growl ed epic clean, coadiuvato poi dalle backing vocals di Sean e Ben; affascinante poi il booklet fumettistico del cd. Insomma “Xen” è un album davvero esaltante, a cui non darò un voto ancor più superlativo, esclusivamente perché lo vorrei riservare per il nuovo capitolo, che mi aspetto molto presto di ascoltare. Ora mi vado a cercare il precedente e introvabile lavoro, voi intanto ascoltatevi questo. Matti da legare, ma fenomenali. (Francesco Scarci)
(Self)
Voto: 85
Voto: 85
