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venerdì 12 agosto 2022

The Scum - The Hunger

#PER CHI AMA: Death Old School
Nati semplicemente come Scum, i sei colombiani di Manizales, hanno mutato il loro moniker in The Scum nel 2017, rilasciando successivamente il debut album 'Ashen' nel 2018 e quest'anno il secondo 'The Hunger'. I nostri sono fautori di una proposta brutale che dal rombo di chitarra (ce ne sono ben tre!) dell'iniziale "Winds of the End", sembrano poter evocare un che degli esordi di Grave/Entombed, con un pizzico in più di groove nelle chitarre soliste. La ritmica è comunque tesa con il bel vocione di José Fernando Ospina a sostenere un sound spinoso, alleggerito da un paio di assoli niente male. Le cose si ripetono anche nella successiva "I Drink Your Blood and I Eat Your Skin", song forse drammaticamente old school ma con degli assoli da urlo che si stagliano su una porzione cupa e orrorifica. Mettiamo comunque subito i puntini sulle i: per quanto il lavoro conservi un'aura retrò evocante un po' tutti i maestri del death europeo di metà anni '90, peraltro enfatizzato dal mastering del buon vecchio Dan Swanö, trovo che sia ideale come spaccaculi, suonato poi da musicisti davvero bravi e ispirati in chiave solistica. È il caso della strepitosa "Burial" con assoli epici e melodici sciorinati l'uno dietro l'altro. Un po' meno invece la malmostosa "One of Them", fatto salvo sempre per quei giochi di luci ed ombre messe in scena dalle sei corde, reale punto di forza di un lavoro che rischierebbe invece di scadere nell'anonimato. La title track ha un impatto devastante ma in corrispondenza di un rallentamento a metà brano, sigilla la sua forza con un assolo di scuola Morbid Angel, che ci accompagna quasi fino al finale. Apertura inedita per "Withered Faith" la song più lunga e strutturata del lotto, che sembra prendere le distanze dagli altri pezzi per una velocità decisamente più meditabonda ed un assolo qui più ringhiante. In chiusura, un'altra manciata di pezzi che vi permetteranno di apprezzare ulteriormente l'urticante proposta dei The Scum: dalle brevissime "The Seal" e "Redemption" alle veementi "The Death of Light" e "Rogue", quest'ultima una vera e propria contraerea a livello di batteria. Insomma una bella carneficina da quella che viene chiamata "La Città delle Porte Aperte". (Francesco Scarci)

(Satanath Records/Wild Noise Productions - 2022)
Voto: 73

https://satanath.bandcamp.com/album/sat342-the-scum-the-hunger-2022