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lunedì 4 giugno 2018

Svederna - Svedjeland

#PER CHI AMA: Black/Thrash, Taake, Kampfar
Punk thrash black epic, tutti questi generi insieme ad esplodere nella opener di questo 'Svedjeland', secondo capitolo discografico per gli svedesi Svederna. Ecco come si presenta "Brända Jordens Taktik", la song posta in apertura del disco che irrompe col suo drumming militaresco prima di abbandonarsi ad un riffing ronzante in tremolo picking e ad uno screaming efferato. Niente di nuovo sotto il sole, se non un bel sound old school accentuato da una produzione fredda ma potente. Se l'opener ha un certo mood epico, la seconda "Moratorium" è decisamente più feroce anche se vanta qualche parte più mid-tempo oriented. Molto più efferato l'inizio della terza "Slokum Svederna" anche se nella sua progressione, oltre a mostrare nuovamente il suo lato più pagano, trova modo di rallentare e transitare in territori cari ai Kampfar o ai Taake. Interessanti, non lo nego, però è quel senso di già sentito forse che non esalta un lavoro che probabilmente meriterebbe di più. Una traccia come "Dö I Tid" infatti non passa di certo inosservata: glaciale il riffing, furibondo il cantato, nient'affatto male la melodia di fondo che guida la song, cosi come l'assolo che trascina nella parte centrale il pezzo. "Kulor & Länder" ha un riffing thrash compassato che si alterna a rasoiate black sempre tremolanti, un po' in stile Old Man's Child, un po' primi Bathory. "Evärdligt" ha il solito riffing arcigno, ma nelle sue corde scorgo anche un mood malinconico, mentre "Hår Av Hin", il pezzo più lungo del lotto, è black purissimo, primordiale, senza compromessi. In conclusione, "Knöl" è l'ultimo atto di un album incendiario, urticante, vero. (Francesco Scarci)

(Carnal Records - 2018)
Voto: 70

https://svederna.bandcamp.com/album/svedjeland

martedì 27 ottobre 2015

Svederna - Äntra

#PER CHI AMA/FOR FANS OF: Black Old School
Gli Svederna provengono da Värmland, una contea situata nella Svezia centro-occidentale. Sono passati quasi 3 anni dall'uscita di questo meraviglioso full-length intitolato 'Äntra'. Nonostante le loro immense capacità compositive ancora non hanno trovato un etichetta che produca loro questo album di debutto e personalmente trovo questa cosa parecchio assurda. Uscito solo in cassetta, autoprodotto e limitato a 50 copie, 'Äntra' è uno degli album migliori degli ultimi tempi. Si tratta di black metal simile a quanto prodotto dai compaesani e giustamente osannati Skogen, Stilla e Armagedda, con un pizzico dei norvegesi Kampfar e primi Vintersorg, qua e là. Nomi che non hanno bisogno di presentazioni ma che stranamente in termini di qualità non sono superiori ai nostri Svederna. Snodandosi lungo un percorso di 42 minuti, 'Äntra' dimostra di essere un album compatto, ben concepito, che non si perde per strada; infatti in questo viaggio, si percorrono aspri sentieri gelati indirizzati verso il più furioso e tradizionale black metal, fatto di riff massicci in perfetto equilibrio tra potenza e melodia. La matrice è chiaramente svedese ma l'originalità e l'efficacia non hanno termini di paragone e sono costanti per tutta la durata della release. A darci forza in questo cammino è una poderosa batteria suonata in maniera esemplare che alterna mid tempos a blast beat repentini e furibondi, i quali sanno penetrare ogni fibra dei nostri muscoli, spesso grazie ad un accompagnamento di basso determinante. In questo viaggio emozionale si è inoltre rapiti da delicati momenti rappresentativi di antiche saggezze: chitarre acustiche, cori e suoni ambientali non fanno altro che impreziosire il tutto, donandogli fascino e mistero. Tra le mie canzoni favorite c'è la terza traccia “Återvändlöshet”, la più lunga song di 'Äntra' che conclude il lato A del nastro e “Naturligt Vis” la prima del lato B, canzone estremamente evocativa, forse la meglio riuscita dell'intero lotto. L'album vanta una registrazione davvero molto buona, carica e cristallina che sa esaltare a pieno lo spirito e le capacità della band. Se dopo tutti questi pregi state ancora aspettando i difetti, purtroppo temo di non potervi accontentare. Non si riescono a trovare punti a sfavore nemmeno analizzando i testi che sono cantati da una voce ruggente e sferzante, quasi “criminale”, anzi, si può asserire che sono scritti ad arte, ricchi di molti riferimenti occulti e vagamente criptici ed hanno come tema l'anti-stabilizzazione, un modo diverso e forse più originale di dire “anti-umano” e qui per approfondimenti vi rimando al sito ufficiale della band (www.svederna.se) che ha pensato bene di fornirci una traduzione dettagliata dallo svedese al tedesco e all'inglese. 'Äntra' è uno scrigno prezioso contenente tutta la potenza e l'eleganza di una band che ha dato vita ad un autentico capolavoro, un disco eccelso, consigliato a tutti gli amanti del black metal più puro e incontaminato, quello che non ha mai smesso di aleggiare nelle foreste innevate con la sua pallida e sepolcrale luminescenza. (Alessio Skogen Algiz)

Svederna comes from Varmland, a county located in the west-central Sweden. Three years have passed from the releasing of this wonderful full-length entitled 'Antra'. Despite their immense compositional skills, they haven't found yet a label interested to produce their debut album and I just think this is quite absurd. Released on cassette only, self-produced and limited to 50 copies, 'Antra' is one of the best albums I have recently listened to. It is a sort of black metal that reminds the sound of other swedish bands Skogen, Stilla and Armagedda, but also the one of Norwegian Kampfar and early Vintersorg. Even if these are bands that need no introduction they aren't any better than Svederna. 'Antra', flowing along its 42 minutes, proves to be a compact album, well-designed, very direct; in fact, along the trip we can travel on rough and iced roads directed to the most furious and traditional black metal, made of massive riffs with a perfect balance between power and melody. The matrix is ​​clearly Swedish but the originality and efficacy have no terms of comparison and are constant for the entire length of this release. To increase the strength, there is a powerful drums played in an exemplary manner able to alternate mid tempos to sudden and furious blast beats, which penetrate every fiber of your muscles, thanks to a decisive bass accompaniment too. In this emotional journey, I was also kidnapped by delicate moments representative of ancient wisdom: acoustic guitars, choirs and ambient contribute to enrich the whole sound providing charm and mystery. Among my favourite songs there are the third track, "Återvändlöshet," the longest song of 'Antra' which concludes the A-side and "Naturligt Vis" the first of the B-side, a song extremely evocative, maybe the most successful of those included in the release. The album has an excellent recording, full and clear, which exalts the spirit and the capabilities of the band. If despite these qualities you are still waiting for some shortcomings, nevermind. You won't be able to find issues here, even analyzing the lyrics sung by roaring and lashing voices, almost "criminal"; indeed, I can say that they are well written, rich of many hidden references and vaguely cryptic with a central theme on the anti-stabilization, a different and perhaps more original way to say "anti-human". For further details/insights on this subject please refer to the band's official website (www.svederna.se) where you can find a translation from Swedish to German and English. 'Antra' is a treasure chest containing the power and the elegance of a band that has created a true masterpiece, a great work recommended to all lovers of pure and uncontaminated black metal, the one has not stopped to linger in the snowy forests with his pale and sepulchral glow. (Alessio Skogen Algiz - Translated by Francesco Scarci)

(Self - 2013)
Voto/Score: 100