Cerca nel blog

Visualizzazione post con etichetta Harms Way. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Harms Way. Mostra tutti i post

giovedì 25 giugno 2020

Harms Way - Oxytocin

BACK IN TIME:
#PER CHI AMA: Heavy/Doom
Un inizio in crescendo apre questo lavoro degli svedesi Harms Way, ormai datato 2006: una chitarra travolgente mi fa ben sperare per un gruppo di cui non ho mai sentito parlare, poi stop. Un Ozzy Osbourne dei poveri mi fa capire che il disco che ho fra le mani è una reinterpretazione dei Black Sabbath scoperta dalla Black Lodge Rec. che ha pensato bene di produrre questo quartetto scandinavo e di darlo in pasto agli avidi ascoltatori. Il risultato non è malaccio, trattandosi appunto di una versione, riletta in chiave più attuale, dei vecchi insegnamenti di Ozzy e soci, e non solo. Si capisce subito dalle ritmiche pachidermiche e ossessive prodotte dalle due asce, con quel loro incedere asfissiante, e quei giri di chitarra che ricamano montagne di riffs a sostegno di una batteria bella potente, che gli Harms Way amano il glorioso passato heavy doom ove si collocano non certo come degli sprovveduti tecnicamente. In alcuni momenti si respira proprio l’aria degli anni ’70; in altri, dove è il basso di Dim a dominare la scena, i ricordi si fanno relativamente più recenti, ad 'Heaven and Hell' degli stessi Black Sabbath, ma anche ad alcune cose dei primi Iron Maiden e al fantastico basso di Steve Harris. Altri giri di chitarra mi rievocano le cavalcate di Adrian Smith ai tempi di 'Killers'. Poi inevitabilmente c'è sempre qualcosa che fatico a digerire e qui è la voce dello stesso Dim, poco potente ed inespressiva; peccato, sarebbe stata l’arma in più, per ottenere un responso critico più positivo. (Francesco Scarci)

(Black Lodge Records - 2006)
Voto: 66

https://blacklodgerecords.bandcamp.com/album/oxytocin