#PER CHI AMA: Suicidal Black |
Era da un po' di tempo che non mi capitava di recensire una qualche one man band, eccomi quindi accontentato. Da Battle Ground nello stato di Washington, là in mezzo alle foreste, si cela Orszar, factotum del progetto Eternal Valley, che in questo 2014, ha fatto uscire ben 2 album e un EP, appunto questo 'Concealed in Nothingness'. Quattro i pezzi proposti, all'insegna di un black siderale, che si aprono con "As Shadows Look Away", contraddistinto da cupe atmosfere depressive disegnate da un flemmatico avanzare di chitarre, da voci disperate e da tenui luci autunnali, il suono perfetto per questo periodo dell'anno che va a sancire la fine dell'estate. 'Concealed in Nothingness' è un breve lavoro, che nonostante il suo approccio misantropico al limite del suicidal, suona comunque "caldo", come il sangue che esce da vene appena tagliate o come la lava che lentamente sgorga da un cono vulcanico. Immagini forti che rappresentano facce diverse della stessa medaglia, la prima la pericolosità della mente umana, mentre la seconda la furia della natura. Allo stesso tempo è forte e pericolosa anche la disperazione che emerge dai solchi di questo cd (attenzione, limitato a sole 100 copie): "A Hole to Die In" è la seconda traccia dal forte flavour burzumiano, quello più abile nel miscelare black e ambient, anche se di quest'ultimo non vi è traccia nel corso dei 18 minuti di questa release. "Morose" è una song furiosa, un thrash black vetusto, che trae ispirazione da molto lontano, e su cui si può anche sorvolare, per focalizzare meglio la propria attenzione sulla conclusiva "End This Life", titolo quanto mai esplicito. Davanti agli occhi mi ritorna l'immagine delle vene tagliate, il desiderio di farla finita e la malinconia trainante questo pezzo strumentale, risuona come un invito a calare il sipario sulle nostre vite. Dilanianti. (Francesco Scarci)
(Neckbrace Records - 2014)
Voto: 65