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mercoledì 30 marzo 2022

Burning Skies - Desolation

BACK IN TIME:
#PER CHI AMA: Death/Hardcore
Sempre più spesso mi capita che pochi minuti d’ascolto di un disco sanciscano la sua stroncatura o la sua elevazione a grande album: 'Desolation' ahimé rientra nella prima categoria. Analizziamo il terzo lavoro deigli inglesi Burning Skies, un concentrato dinamitardo, ma assai scontato di death/hardcore che oramai ha fin troppo saturato le mie orecchie. Il sound che viene fuori dai solchi di 'Desolation' è in realtà un brutal death con i soliti riffoni iper mega veloci, funambolici blast beat alla batteria, estreme growling vocals. Il tutto è poi corredato da influenze che vanno dall’hardcore di stampo americano (Hatebreed per intenderci e tutta quella corrente musicale), al black metal, fino ad arrivare allo swedish death melodico. La mia recensione potrebbe anche terminare qui, ma cerchiamo di completare fino in fondo questo lavoro. Cosa potrei dire che già non è stato scritto milioni di volte per questo genere di musica? Mah, potrei aggiungere che il quintetto di Bristol in una cosa è preparata, ossia a spaccare il culo a un sacco di altre bands clone. Sono feroci, incazzati, brutali, la loro musica sfocia spesso nel grind, ma purtroppo non mi trasmettono alcuna emozione, se non quella di prendere in mano una sedia e scaraventarla contro la finestra oppure giocare al tiro al piattello con il loro stesso cd. Indubbiamente, i ragazzi sono preparati tecnicamente, ma chi non lo è di questi tempi? Per me 'Desolation' è fondamentalmente noia pura. (Francesco Scarci)