#PER CHI AMA: Death/Doom/Gothic, primi Theatre of Tragedy |
Russia ormai è diventato sinonimo di death doom: ne sono l'ennesima conferma questi cinque ragazzi di Mosca, a nome Lorelei, che ci propinano un classico sound oscuro dalle doppie vocals, growl e soprano femminile, che mi hanno ricordato non poco i primi Theatre of Tragedy (non a caso "Lorelei" è anche una song della band norvegese). La musica poco si discosta dai dettami del genere; ciò che ha catalizzato la mia attenzione è stato l'inserimento di alcune parti recitate in italiano. Le ritroviamo ad esempio in "Холод безмолвного зимнего леса...", in cui largo spazio viene concesso alla brava cantante Ksenia Mikhaylova, mentre le ritmiche eseguono il loro compitino egregiamente, disegnando malinconiche melodie che sicuramente piaceranno a chi segue il genere e al contempo annoieranno chi invece è ormai saturo dell'ennesima proposta di questo tipo. Le song si lasciano tutte ascoltare ma la musica dei nostri non apporta rilevanti novità: niente male il pesante growling di Evander Sinque (vocalist dei Who Dies in Siberian Slush e guest star in questa release), cosi come pure le tastiere di Marina Ignatovich che con le sue atmosfere, rende il tutto estremamente più accessibile. Tuttavia, l'album continua ad avere un che di già sentito forse perché quella dei Lorelei è una proposta che andava molto di moda a metà anni '90, ma anche perché dà sfoggio di tutti i cliché che il genere impone. Mi fa piacere l'ispirazione che i nostri traggono dai classici nostrani, con un intermezzo dal titolo "La Vita Fugge e non s'Arresta un'ora", che si rifà ad un famoso sonetto del Petrarca. Poi, c'è poco altro da segnalare in questo 'Угрюмые Волны Студеного Моря', lavoro che segna l'ancora acerbo esordio di questi giovani ragazzi. (Francesco Scarci)
(BadMoodMan Music - 2013)
Voto: 60