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martedì 26 luglio 2022

Centurian - Liber ZarZax

BACK IN TIME: recensione gentilmente concessa da Nihil Zine
#PER CHI AMA: Death Metal, Deicide
Cosa si propongono gli olandesi Centurian? Di rammentarci che la spada di Damocle dello sterminio di massa è sempre sospesa su di noi? O si tratta semplicemente dell'ennesima allegra brigata in vena di caciara? A giudicare da titoli come "Fornicating the Nazarene", la seconda ipotesi parrebbe la più plausibile. Ma soprassediamo. Rammentate il primo Lp dei Deicide e 'Cross the Styx' dei Sinister? Bene, l'assalto sonoro dei Centurian può essere accostato a quei precedenti illustri. 'Liber ZarZax' è un album che prende alla gola. Si soffre, e molto, prima di vederne la fine. Undici canzoni, undici inesorabili vangate. La voce, bassa e gutturale, ci riporta alle veglie intorno al fuoco nelle caverne del paleolitico. Laceranti assoli di chitarra aggiungono un tocco ulteriore di follia al quadro d'insieme. Quanto ai testi: "Colosseum of Blood" tratta del medesimo argomento di "Lion's Den" dei Morbid Angel (da 'Covenant'): se allora David Vincent ruggiva "Kill them all! Kill them all for slander and mute their ways!" qui si legge "Kill them all! Shed their blood. Kill them! The flesh must fall". In entrambi i casi, quel "them" è riferito ai cristiani votati al martirio nelle arene della Roma dei Cesari. Le litanie apocalittiche di "Heading for Holocaust" risultano persino commoventi: solo un inguaribile ottimista potrebbe ancora sperare nella fine del mondo. Per concludere, l'album dei Centurian va affrontato alla stregua di un'esperienza penitenziale: con stoicismo.

(Listenable Records - 2001)
Voto: 60

https://www.facebook.com/Centurian333