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mercoledì 26 giugno 2019

Endimion - Latmus

#PER CHI AMA: Death/Doom, primi Paradise Lost, Autopsy
Da Concepción - Cile, veniamo omaggiati di un lavoro di death doom atmosferico, grazie alla seconda release degli Endimion, intitolato 'Latmus'. La band, attiva oramai dal 2005, ritorna a distanza di otto anni dal precedente album, con queste dieci tracce senza infamia ma pure senza troppa lode. Diciamo che la proposta del quartetto sudamericano, a parte qualche trovata particolare, non è proprio originalissima, anzi puzza quasi di stantio e obsoleto. Dicevo di qualche trovata interessante, e penso al chorus evocativo di "Palabra Vacía" (si, i testi sono in spagnolo e trattano temi che si rifanno alla mitologia greca), cosi come alla parte ritmica di metà brano, che si affida ad un paio di giri di basso interessanti, poca roba però di fronte ad una canzone che sembra perdersi in mille cambi di tempo perchè in realtà non si sa realmente dove voler andare a parare. Anche peggio la successiva "Vigilia", un pezzo che poteva funzionare nel 1990, con i primi album di Anathema o Paradise Lost, ma che qui francamente dice poco o nulla. Le cose provano a migliorare con la doomish "Espectro", almeno nella prima parte decisamente più ispirata, visto che poi si scade ancora nel già sentito e mal suonato, al punto tale da spingermi a skippare a "Efialtis", altro pezzo che poteva stare su 'Lost Paradise', opera prima dei ragazzi del Paradiso Perduto, questo per farvi capire quanto 'Latmus' sia lontano da ogni dinamica sonora attuale e quindi quanto possa essere elevato il rischio di scadere nel già sentito in almeno un centinaio di dischi usciti negli ultimi 30 anni. Mi spiace, non ci siamo per niente ed è un vero peccato considerato il background in cui sono cresciuti i nostri, visto che da quelle parti è nata gente del calibro di Mar de Grises o Clair de Lune Morte, ma ahimè siamo lontani anni luce da quelle ottime performance dedite ad un death doom atmosferico. Le cose non migliorano nemmeno quando i nostri provano a virare verso sonorità più tirate ("Arpegios de Viento") o più melodiche ("Eones de Piedra") e doomeggianti ("Naos Katara"). Di strada ce n'è tanta da fare, se l'intenzione è quella di essere ricordati nelle enciclopedie della musica, altrimenti meglio lasciar perdere. (Francesco Scarci)

(Australis Records - 2019)
Voto: 50

https://endimionband.bandcamp.com/