#PER CHI AMA: Death/Progressive, The Project Hate, Dark Tranquillity
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Premesso che di questa band non so praticamente nulla e in internet non sono riuscito a reperire molte informazioni, vi posso dare in breve quelle che sono state le mie sensazioni all’ascolto di questo disco. Appurato che si tratta di un combo israeliano che ha registrato l’intero lavoro in Svezia (mah...), di primo acchito mi è venuto da accostare la band agli svedesi The Project Hate, per quel loro approccio progressive fatto di musiche iper-tecniche, voci femminile contrapposte ai tipici grugniti maschili. Analizzando più in profondità l’album, si possono scorgere poi altre interessanti influenze, derivanti dallo stupendo “Mabool” dei loro conterranei Orphaned Land, con quei giri di chitarra che richiamano melodie mediorientali, le quali rendono, come dire, più esotica, la proposta dei nostri. Ma questi giovani israeliani devono amare profondamente anche lo swedish death, in particolare “The Gallery” dei Dark Tranquillity, che deve aver influenzato non poco la stesura di questo discreto “Memorial” (certo che potevano scegliere anche un altro titolo meno inflazionato), così come pure sono udibili influenze derivanti dagli Opeth. La vocalist invece deve aver preso lezioni di canto dalla nostra Cristina Scabbia dei Lacuna Coil, per la similare impostazione vocale, in complesso più che discreta. Comunque sia, i Distorted nelle nove tracce ivi incluse, ci propongono un death di discreta fattura, fatto di ammiccanti aperture melodiche, eteree vocals femminili e infernali growls. Piacevole uscita, anche se la sua emivita sarà assai breve, come sempre meglio gli originali... (Francesco Scarci)
(Frontiers Records)
Voto: 70
http://www.myspace.com/distortedband
Voto: 70
http://www.myspace.com/distortedband