# PER CHI AMA: Viking Black, Thyrfing, Ensiferum, Manegarm |
Tornano i crucconi Black Messiah, a distanza di quasi tre anni dal precedente “Of Myths and Legends” e la proposta del combo di Gelsenkirchen non cambia di una virgola il proprio sound rispetto al passato, della serie “squadra che vince non si cambia”. Si tratta sempre di un pomposo black metal in pieno stile vichingo con una pesante spruzzata di suoni folk (per quell’utilizzo di violino e mandolino). Più che dalla Germania, i nostri sembrerebbero decisamente provenire dalle lande nordiche della Lapponia, tante e tali sono le influenze derivanti dai vari Ensiferum, Korpiklaani o Finntroll, tanto per citarne alcuni. La struttura dei brani è quella consolidata: chitarre potenti, tirate a tratti a livelli black con ottime melodie che dipingono paesaggi invernali, ricordando i suoni degli ahimè scomparsi Windir, melodie su cui poi si insinuano i vocalizzi di Zagan (talvolta fastidiosi in quello stile birreria di Baviera) e le aperture epico-sinfoniche, in alcuni casi al limite del power. Quello che più mi piace del cd, ma che forse rischia alla lunga di stancare è l’uso del violino, strumento che peraltro adoro, ma che qui è fin troppo spesso abusato. Comunque il sestetto teutonico ha un buon gusto per le melodie inneggianti ad Odino, che rievocano riti pagani ed oscure epoche medievali. Per chi ama il black vichingo, per chi ha voglia di brandire spade al cielo o per chi desidera divertirsi o rilassarsi ascoltando un disco piacevole, in un periodo non certo brillante in ambito metal, di sicuro non può perdersi questo nuovo lavoro dei Black Messiah, i nuovi paladini del Valhalla! (Francesco Scarci)
(AFM Records)
Voto: 75
Voto: 75