Mamma mia che mazzata nei denti mi si prospetterà nell’ascoltare questo disco. Lo si evince immediatamente dall’attacco dell’iniziale “Hipocrisy”, che apre questo selvaggio lavoro dei calabresi Zora (che vantano tra le proprie fila anche 2 elementi dei conterranei Glacial Fear), album di debutto dopo due Ep di pregevole fattura per gli amanti di questa musica. Il genere proposto, come avrete intuito è un seminale brutal death senza alcun compromesso. Riffs violentissimi e acuminati, vocals che sembrano uscire dallo scarico del lavandino, ritmiche schizofreniche e un assalto sonoro degno delle migliori band americane. Ipertecnici, incazzati fino alla morte, brutali e talvolta geniali per alcune loro intuizioni, questi sono gli Zora, che poggiando il proprio sound sugli insegnamenti della scuola statunitense, sfoderano una prova di carattere, andando a rompere gli schemi preconfezionati, con la loro lucida follia. Ascoltate “Kill Who Kill You” per capire di cosa è capace questo trio di Vibo Valentia, che non si limita nel ripetere pedissequamente gli insegnamenti dei maestri d’oltreoceano, ma rileggono il tutto in una chiave strettamente personale. C’è sicuramente la necessità di lavorare ancora molto, inseguire giorno dopo giorno i propri obiettivi personali per raggiungere i traguardi desiderati ma siamo comunque sulla buona strada… Pazzi! (Francesco Scarci)
(Self)
Voto: 65
Voto: 65