#PER CHI AMA: Rock, ZZ Top |
Aperto da "Gracile", un robusitissimo southern da catene ai polsi, programmaticamente intento a dipanare eventuali (e legittimi) dubbi sulla odierna rocchettosità di questo barbuto ultrasettantenne versione anni duemila-quasi-20, l'album gigioneggia tra ballatonze reggisen-springsteeniane ("I'll Remember You", la title track e "Blue Ridge") ipodermicamente sintonizzate con certe suggestioni eigties. Date un ascolto all'electro-boogie di evidente ZZ-derivazione ottantiana ("Runaway Train" potrebbe provenire ciuffciuffetttando direttamente da "Like a Rock" o "The Fire Inside"), certi lancinanti soli di sassofono che "Careless Whispers" a confronto vi sembrerà una roba dei Jane's Addiction (uno solo, in realtà: quello di "Something More"), confortevoli tastiere Alan-Parsons-iane (la altrettanto robustissima "The Highway"). "The Sea Inside" è una bitorzoluta crasi tra "Black Moon" di Emerson Lake & Palmer e "Kashmir" nella versione con Puff Daddy, mentre la cover di "Democracy" (Leonard Cohen, 1992) vi sembrerà una roba tipo degli U2 in mutande collocati nella hall di una sala massaggi tailandesi. Nonostante gli intenti ammirevoli, l'attenzione si affievolisce mano a mano che l'album digrada lentamente, giù, fino alla scialba "Glenn Song", dedicata al compiato Glenn Frey. (Alberto Calorosi)
(Capitol Records - 2017)
Voto: 63
http://www.bobseger.com/
Voto: 63
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