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Visualizzazione post con etichetta Sentient Ruin Laboratories. Mostra tutti i post
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venerdì 11 agosto 2023

Sleepwalker – Skopofoboexoskelett

#PER CHI AMA: Black/Avantgarde
Osaka, Tver e New York: in queste tre città vivono rintanati gli Sleepwalker, elaborando suoni sordidi, sperimentali e malati, attraverso una miscela esplosiva di musica black, post rock, avantgarde e noise, che avevo amato follemente ai tempi di ‘Noč Na Krayu Sveta’. La band torna con quattro nuovi pezzi che in questo ‘Skopofoboexoskelett’ si concentrano sulla nozione di autoriflessione, intuizione e le manifestazioni esteriori e interiori della fobia, mentre si relazionano all'interno di quel loro mondo singolare. In un contesto lirico cosi complesso, c’è da attendersi anche che la band si lanci in folli escursioni in bilico tra black, avantgarde e jazz (complice l’utilizzo del sax), già udibile nella caotica traccia in apertura, “Mirrors Turned Inward”. Con i nostri non si può rimanere mai sereni, c’è da aspettarsi che accada di tutto nell’evolversi impetuoso dei loro suoni, quindi non stupitevi se si passa dal grind/black al free jazz/noise, laddove il confine talvolta può essere estremamente labile. Psicotici non c’è che dire, li adoro per questo, nonostante la loro musica sia qualcosa di davvero complicatissimo da digerire. “Silesian Fur Coat” sembra virare verso suoni più ritualistici, ma si sa, il lupo perde il pelo ma non il vizio e quindi ecco che dopo 90 secondi, la band imbocca strade deviate, dove a mettersi in luce saranno un basso mirabolante, synth estatici, una chitarra prog e un’atmosfera etnica che avvolge tutto il tessuto musicale della band, mentre il vocalist prosegue con il suo screaming evocativo. “The Eagle Flies” è una scheggia impazzita di due minuti e mezzo aperta dal suono di un didgeridoo che evolverà velocemente verso sonorità tribali e ci prepara mentalmente all’ultimo delirio sonico della band, “The Bad Luck That Saved You From Worse Luck”. Un pezzo che si apre con atmosfere di pink floydiana memoria e attraverso un avanguardistico black mid-tempo (interrotto da una breve grandinata grind) sarà in grado di accompagnarci fino alla conclusione di questo splendido lavoro che farà la gioia di chi come me, ama le band in grado di prendersi più di qualche rischio e se ne strafotte altamente di mode o trend musicali. Bravi, non aggiungo altro. (Francesco Scarci)

(Sentient Ruin Laboratories – 2023)
Voto: 80

https://sentientruin.bandcamp.com/album/skopofoboexoskelett

domenica 16 ottobre 2022

Chaos Perversion - Petrified Against the Emanation

#PER CHI AMA: Death/Black
Quando di mezzo c'è la Sentient Ruin Laboratories, è sempre il caso di prepararsi al peggio. La psicotica etichetta californiana questa volta va a pescare in Cile la sua nuova malvagia creatura. I Chaos Perversion arrivano infatti da Osorno, nel sud del paese e 'Petrified Against the Emanation' rappresenta il loro secondo EP. Il duo sudamericano propone una forma di death black oscuro e ferale nella migliore tradizione dell'etichetta americana. Dopo una breve intro, ecco "Absorption Ascension Under the Vampiric Connection", un concentrato di abissale e furibondo death black, dove di abissale ci sono le gorgoglianti vocals del frontman Daniel Hermosilla che si collocano su una spaventosa e caotica ritmica death black, appunto. E tra rallentamenti alla Disembowelment, vocals catacombali, funambolici stop and go, si chiude un pezzo che racchiude fondamentalmente tutta l'essenza dei nostri. Si perchè, "From the Ominous Funerary Miasma - Initiation by Semitrance and Praxis of the Grotesque", la terza traccia, riparte da qui, da blast-beat lanciati a tutta velocità, brusche frenate e ripartenze, manco fosse il più tortuoso dei circuiti di Formula Uno. Il caos totale ci aggredisce nella title track almeno per i primi 90 secondi, per poi arrestarsi in un atmosferico break da incubo che evoca nuovamente le sonorità degli australiani Disembowelment in quel mitico lavoro intitolato 'Transcendence into the Peripheral' e più precisamente nella traccia "Excoriate", soprattutto nella ripartenza dove il lavoro alla batteria è a dir poco disumano. E aliena è anche la coriacea "Entangled in the Roots of Death", l'ultimo devastante atto che anticipa la chiusura affidata all'outro "Awakened at the Slaughterhouse" di questo secondo mordace atto dei Chaos Perversion. (Francesco Scarci)

venerdì 23 agosto 2019

Cryptae - Vestigial

#PER CHI AMA: Death/Doom sperimentale, Aevangelist
Siamo sul finire dell'estate e non mi aspettavo di dover accogliere una marea di lavori cosi autunnali e maledettamente claustrofobici. Dopo i Mahr, ecco nel mio lettore girare anche l'EP di debutto degli olandesi Cryptae intitolato 'Vestigial'. Una sola traccia per 19 minuti scarsi di musica opprimente, furente e terribilmente deviata, in quello che dovrebbe essere un lavoro sperimentale di due loschi individui supportati dalla Sentient Ruin Laboratories. Un maelstrom dal quale sarà difficile sfuggire, una sorta di gorgo o buco nero in grado di inghiottire ogni cosa, compresa la vostra mente e le vostre anime. La proposta dei Cryptae abbraccia infatti un death doom surreale, malato e allucinato, una specie di mostro con mezzo corpo dei Morbid Angel e l'altra metà degli Aevangelist, tra ritmiche sconnesse, voci dall'oltretomba, sonorità sghembissime e brutali che vi lasceranno senza fiato in un vortice di paura annichilente e disorientante che riserva la proposta dei nostri a pochi adepti dallo stomaco forte. (Francesco Scarci)

(Sentient Ruin Laboratories - 2019)
Voto: 65

https://sentientruin.bandcamp.com/album/vestigial