#PER CHI AMA: Noise/Rock |
Nel lontano 2003 nasce a Venezia un trio (che si arricchirà anche di un secondo chitarrista per live) che ha all'attivo tre album e che dopo vari cambi di line-up finisce per perdere il prefisso "Super" per arrivare all'attuale nome della band. Insomma, come una lucertola che perde la coda per sopravvivere ai predatori. I Lucertulas navigano tra mari noise/punk/rock con sfumature psichedeliche, ammorbando la mente di chi li ascolta e trascinandolo in una mirabolante corsa contro il tempo. I suoni sono curati, la parte ritmica ha un taglio standard e permette di cogliere tutte le sfumature del bravo batterista, gran percussore di fusti e piatti. Le chitarre hanno distorsioni volutamente noise e scariche di basse frequenze che vengono lasciate al buon vecchio basso, ogni tanto vittima dello stesso trattamento stilistico. Azzeccato per il genere, non fraintendetemi. Il cantato è sempre bello tirato e furioso, quel giusto mix che per non perdere la folle corsa dei colleghi musicisti, non manca comunque di momenti più melodici che danno tregua a chi ascolta. "A Good Father" esplode immediatamente e in poco più di tre minuti ci presenta lo stile furibondo e velocissimo della band, un biglietto da visita difficile da dimenticare. A metà della traccia c'è spazio per un breve break che serve a scatenare nuovamente il muro sonoro e un cantato ansioso e ripetuto. Uno spruzzo di elettronica (leggasi synth) avrebbe forse personalizzato ulteriormente il brano, ma se non è nelle corde dei Lucertulas, non c'è problema. Non potrete non amare "Sickness" dove il cantato prende libero spunto dai Beastie Boys di 'Sabotage' e i primi RATM, un brano che dal vivo deve sicuramente causare distruzione ed esaltazione. Un riff introduttivo costituito da un basso distorto e da chitarre smembrate a livello molecolare e ricostruite ad hoc, rendono il sound caratteristico. Nota di merito al Dirtysound Studio e al fonico per aver creato il giusto mix musicale senza snaturare troppo gli strumenti. Un pezzo carico di groove e che ha tiro da vendere, "7" è un brano strumentale ben articolato, che inizia con un crescendo pieno di angoscia e smarrimento, spazzati via violentemente da un'esplosione sonica, che diventerà il tema della restante traccia. Ogni singola battuta e nota trasmettono la forza e il vigore insito nel trio veneziano. Le nostre lucertole si rivelano un'ottima band che non ha mollato la presa nei momenti difficili, sopravvivendo ai tempi con una continua crescita personale e artistica. Quindi massimo rispetto da supportare acquistando il vinile o il cd. Quest'ultimo è peraltro disponibile in versione limitata con case in alluminio; anche questo fa intuire la voglia di distinguersi dei Lucertulas. Bravi! (Michele Montanari)
(Macina Dischi / Robotradio - 2014)
Voto: 85