#PER CHI AMA: Black/Folk |
Dopo il 'Live in Belgium' ed in attesa di ascoltare qualcosa di nuovo, il buon Austin Lunn ha riesumato un paio di pezzi che aveva scritto nel biennio 2008-2010, all'epoca dell'uscita di 'Collapse'. Proprio in linea con la furia di quel disco, i due nuovi vecchi brani dei Panopticon si muovono tra ritmiche sparatissime, urla feroci e melodie votate sempre ad un caotico ma efficace black dalle vaghe tinte folkloriche. Si parte con la lunga e tortuosa "Haunted America II", song incentrata sul tema della persecuzione degli indigeni d'America da parte dei coloni inglesi e che si muove su frenetiche ritmiche black contrappuntate dalle grim vocals del factotum statunitense, e tra disarmoniche porzioni di chitarra che raramente ho trovato nella discografia del musicista originario del Kentucky. Il primo pezzo sembra un lungo racconto che avrà modo di toccare apici compositivi davvero interessanti per poi chiudersi con delle spoken words che ci introdurranno all'altrettanto suggestiva title track, il cui tema è legato alla crisi climatica e alla degradazione dell'ambiente, e che nasconde nella sua ritmica una spettrale melodia che ne stempera la brutalità palesata nel martellante incedere di batteria e chitarre. Saranno anche due brani di oltre 12 anni fa, ma la qualità dei Panopticon non si discute minimamente, anzi trovo questi due pezzi molto migliori di alcune delle ultime release del polistrumentista americano. Bella trovata. (Francesco Scarci)
(Bindrune Recordings - 2022)
Voto: 75
https://thetruepanopticon.bandcamp.com/album/the-end-is-growing-near
Voto: 75
https://thetruepanopticon.bandcamp.com/album/the-end-is-growing-near