Cerca nel blog

mercoledì 1 giugno 2022

Wesenwille - I: Wesenwille & Live at Roadburn

#PER CHI AMA: Post Black
Ho recensito 'II: A Material God' poco più di un anno fa, ma non avevo avuto modo di ascoltare il debut album degli olandesi Wesenwille. La Les Acteurs De L’Ombre Productions ci dà l'opportunità di riscoprire l'esordio 'I: Wesenwille', uscito originariamente nel 2018 per la Redefining Darkness Records e abbinarlo con un set live registrato al Roadburn Redux a Tilburg (Olanda) nel Marzo 2021. E come si suol dire in questi casi, piatto ricco mi ci ficco. Quello che avevo descritto in occasione del secondo album, ossia un black sperimentale malato e sghembo di scuola Deathspell Omega, si conferma anche nei cinque brutali pezzi del primo atto del duo di Utrecht, con un concentrato malsano di suoni che si muovono dalle furenti ritmiche e dallo screaming infernale dell'iniziale "The Churning Masses" a tratteggi ben più cadenzati all'interno della stessa, con melodie che sgorgano fresche e vocalizzi successivamente strozzati in gola. Una partenza di tutt'altra pasta ci aspetta in "Prosopopoeia", un brano che s'introduce dapprima soffice per poi degradare in ritmiche post black evocanti i folli Dodecahedron, sebbene a livello batteristico i nostri finiscano ad ammiccare anche agli Altar of Plagues. Diciamo che i pezzi proseguono sulla stessa falsariga anche con la distruttiva e obliqua "Golden Rays of the Sun", altri dieci minuti di dissonanze black che trovano modo di mostrare tutta la propria imprevedibilità in rallentamenti doom, ripartenze ancor più feroci e ancora parti atmosferiche nel finale (che ritroveremo anche nell'incipit di "Rising Tides", un brano complesso e ostico da digerire ancor più degli altri). In chiusura della prima parte di disco, ecco "From One, We Are Many", un pezzo più breve degli altri (cinque minuti vs dieci) e dai tempi più compassati, anche se le accelerazioni impetuose della seconda metà sono assimilabili a quelle di una valanga che si stacca da una montagna. Il Live al Roadburn include cinque pezzi, tre dal primo lavoro e due dal secondo, che fondamentalmente ripropongono, in modo alquanto fedele alla versione in studio, la musica dei nostri, arricchendola di quella componente live che enfatizza non poco la potenza del combo tulipano. Sinceramente, non sono un fan degli album dal vivo, ma se siete curiosi di sentire come questi sinistri musicisti se la cavano in sede live, beh devo ammettere che questo potrebbe essere un valido modo per testarne la performance. (Francesco Scarci)

(LADLO Productions - 2022)
Voto: 75

https://ladlo.bandcamp.com/album/i-live-at-roadburn