#PER CHI AMA: Techno Death |
Torre d'Avorio, che nome evocativo. Ecco il significato di Turris Eburnea, progetto italo americano che vede la collaborazione tra Gabriele Gramaglia (The Clearing Path, Summit) e Nicholas McMaster (Krallice tra gli altri). Due personaggi di un certo calibro da cui mi aspettavo un progetto assai particolare, e l'EP self titled lo dimostra immediatamente con un massacro sonoro all'insegna di un furente techno death avanguardistico. Lo dimostra subito la nevrotica "Unfied Fields", che potrebbe evocare un connubio tra Gorguts e Deathspell Omega, offrendo un marasma sonoro dissonante, cervellotico e funambolico con un sound sparato a mille, tra black, math, death e jazz e quanto di più ostico da digerire. I due musicisti alla fine ci investono con il loro malvagio costrutto sonoro che ci annichilisce non poco con quell'approccio nichilista ma comunque pregno di significato. Il tutto è confermato anche dalla successiva "Cotard Delusion", una song tecnica e sperimentale nelle sue pause ma feroce nelle sue impervie accelerazioni, complice una voce non proprio accessibilissima e pure una certa carenza in fatto di melodia. I nostri provano ad ammorbidirsi nella terza "Syncretism Incarnate", un pezzo strumentale che sottolinea la preparazione tecnica dei due musicisti e anche il loro intrinseco desiderio di disseminare il caos su questa Terra. La conclusione è affidata invece a "Malachite Mountains", l'ultimo irriverente atto di questo primo capitolo targato Turris Eburnea, gli ultimi cinque isterici minuti di una musica insana, ingovernabile ed imprevedibile, che lascia intravedere ottimi spiragli futuri. (Francesco Scarci)
(Everlasting Spew Records - 2021)
Voto: 69
https://turriseburnea.bandcamp.com/album/turris-eburnea
Voto: 69
https://turriseburnea.bandcamp.com/album/turris-eburnea