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domenica 17 maggio 2020

Sole Perfundi - Car ils Seront Comme de la Cendre

#PER CHI AMA: Black, Burzum
La scena estrema francese continua a fare incetta di nuove promesse. Gli ultimi arrivati sono i Sole Perfundi, one-man-band di Tolosa, capitanata però da quel M.S che qui nel Pozzo si è già fatto vedere con l'altra sua creatura, gli Heir. La proposta della band di quest'oggi è all'insegna di un black caustico dai comunque forti connotati atmosferici, forti di un utilizzo spettrale delle tastiere in sottofondo. La voce del frontman, che pare provenire dalle viscere dell'Inferno, completano il quadro di una song che fa di un unico riff glaciale il suo punto di forza. Questa ridondanza ritmica finisce per stordire, quasi terrorizzare l'ascoltatore, soprattutto laddove il sound rallenta quasi a fermarsi in un enigmatico, rarefatto e dilatato momento di delirio corale, in cui oltre a stralunati arpeggi di chitarra, si presentano salmodianti cori esoterici. Questa era "Sol Justitiæ", l'opening track, mentre la seconda "Sole Perfundi" riprende con un black mid-tempo dalle tinte burzumiane, periodo 'Hvis Lyset Tar Oss'. Ancora un unico riff, su cui si agganciano semplici ma efficacissimi tocchi di tastiera, ed uno screaming crudo che si colloca alla perfezione in questo paesaggio di sconfinata desolazione, dove potersi perdere con la propria anima condannata alla dannazione eterna. L'ultimo scroscio post-punk sigilla alla grande un lavoro ancora interlocutorio, ma che se sviluppato intelligentemente, potrà regalare interessanti prospettive future. (Francesco Scarci)