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sabato 30 maggio 2020

Darkane - Layers of Lies

BACK IN TIME:
#PER CHI AMA: Death/Thrash
Nel 2005 ho avuto la fortuna di recensire uno dei dischi più attesi dell’anno: il comeback discografico degli svedesi Darkane. Dopo l’ultima brillante prova di 'Expanding the Senses', ero davvero curioso di tastare il polso della band scandinava. Un’intro stile Dimmu Borgir apre le danze di 'Layers of Lies', atto quarto del combo capitanato da Andreas Sydow. “Secondary Effects” esplose nelle mie orecchie con il suo incredibile e riconoscibile marchio di fabbrica “made in Sweden”. Si, erano tornati, e com’era lecito aspettarsi lo fecero con grande stile e personalità. Senza seguire una sorta di "commercializzazione", come successo in 'Figure Number Five' degli amici Soilwork, i Darkane continuando sulla scia dei precedenti lavori, sono tornati a picchiare e a farlo duramente. Hanno rabbia da vendere e la si può percepire nelle note di “Godforsaken Universe”, “Organic Canvas” e “The Creation Insane”, dove il five-piece scandinavo mostra tutto il proprio lato più thrashy, quello legato ai lavori passati 'Rusted Angel' ed 'Insanity'. Brani come “Vision of Degradation”, “Contaminated” e la stessa title track si muovono invece su coordinate stilistiche più vicine a 'Expanding the Senses'. La voce di Andreas, con quel suo modo di cantare arrabbiato vicino a Devin Townsend, è notevolmente migliorata e riesce a muoversi su una più ampia gamma vocale; le chitarre soliste s’intrecciano in interessanti trame melodiche mentre le ritmiche giocano su funambolici cambi di tempo, break e controbreak da brivido, sulla scia dei maestri Meshuggah. La title track, che si apre con un arpeggio per poi scoppiare in un grido di denuncia, è caratterizzata da momenti di velata malinconia e termina con un ottimo breve assolo. La già citata “Godforsaken Universe”, la mia traccia preferita, irrompe selvaggia con la sua ritmica violentissima (favoloso Peter Wildoer dietro le pelli) su cui si stagliano le urla di Mr. Sydow, per poi concludersi con i killer solos dei due axemen, Klas e Christopher. Se avete apprezzato 'Expanding the Senses' non potete non apprezzare il cui presente 'Layer of Lies', un disco intenso e solido firmato Darkane. (Francesco Scarci)

(Nuclear Blast - 2005)
Voto: 80

https://www.facebook.com/darkane