BACK IN TIME: recensione gentilmente concessa da Nihil Zine
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#PER CHI AMA: Melo Death/Power |
Si sa che il Giappone è la patria del metal, dal classico al progressive, passando per l’ultra melodico. I nostri Manipulated Slaves, non potevano nascere in un posto migliore. Nati nel 1994, i M.S., combinano un buon power metal, ben articolato da dei buoni arrangiamenti di batteria, con una sorta di classic metal, melodico, dove le chitarre la fanno da padrone e dove spiccano voci femminili ed alcune parti di violino abbastanza azzeccate. Alla voce possiamo trovare come guest, Johan Liiva, ex-Arch Enemy, che svolge egregiamente il compito di vocalist affidatogli. Tutto questo è condito da azzeccate parti musicali che a volte abbandonano il classic, per spostarsi verso lidi più death/thrash melodico che danno un tocco d’originalità al tutto. Poche volte ho sentito band giapponesi e, in ogni modo, spero suonino tutte in questa maniera. L’unico punto un po’ debole è forse la produzione, non molto pompata per quel che riguarda batteria e chitarre. L’ultima nota, ma non la meno importante, è la loro apparizione in live-acts di Tankard, Marduk, Arch Enemy e Witchery. Promossi.
(Worldchaos Production/Slumber Records - 2001/2012)
Voto: 70
https://manipulatedslaves.com/
Voto: 70
https://manipulatedslaves.com/