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venerdì 16 giugno 2023

Wilczyca - Magija

#PER CHI AMA: Black metal
Con una copertina che potrebbe richiamare, nei suoi interpreti, gli Estranei de "Il Trono di Spade" (penso al Re della Notte a cavallo), andiamo alla scoperta dei polacchi Wilczyca e del loro nuovissimo 'Magija', quarto album dal 2020 a oggi. Il duo originario di Varsavia propone un black mid-tempo assai melodico nel suo meditabondo incedere. Interessante l'intro "Ingressum", ancor di più la seconda traccia, la title track, che ci racconta di che pasta sono fatti i due musicisti e l'entità della loro diabolica proposta, sinistra nelle sussurrate vocals e nelle gelide atmosfere che impregnano l'intera durata del brano. "Przyzywam" è già più movimentata rispetto alla precedente, con un black tirato e senza tanti fronzoli, ma quello che più mi colpisce è la voce, che si mantiene davvero originale nel suo palesarsi, una sorta di segugio infernale sputafuoco. Se "Tiferet" è un breve intermezzo ambient, la successiva "Święty Ogień" mette in luce le qualità balistiche dei nostri, con ritmiche davvero tirate (con il drumming a tratti punkeggiante), una buonissima linea melodica, brevi ma ficcanti assoli e il frontman Nidhogg che conferma ottime qualità vocali, a mio avviso vero punto di forza della band. Furia bieca per i tre minuti scarsi di "Wij się z bólu Córo Syjonu", una vera e propria mazzata in pieno volto, che vede in un break centrale il punto di svolta dei nostri, quasi una trovata estemporanea alla Pensées Nocturnes, che spezza la furia indiavolata messa in scena dai nostri. Un altro pezzo più compassato, "Tetragrammaton", musicalmente in linea con il black atmosferico della title track, sottolinea quanto i due polacchi siano abili musicanti, dotati di un buon gusto melodico e di aver maggior ispirazione (e personalità) nei pezzi meno spigolosi. Quando infatti esplode la furia distruttiva verso metà brano, il sound dei Wilczyca tende ad appiattirsi, uniformandosi ad altre mille band. Fortunatamente, da li a poco i due si riprenderanno, complice ancora una volta un sound più ricercato e meno votato alla violenza. Il tutto trova conferma anche nella conclusiva "Igne Natura Renovatur Integra", un brano lento, quasi noise, mefistofelico nelle sue partiture vocali che sancisce la buona qualità di questo malvagio e subdolo album. (Francesco Scarci)

(Godz Ov War Productions - 2023)
Voto: 70

https://godzovwarproductions.bandcamp.com/album/magija