#PER CHI AMA: Post Metal, Sludge, The Atlas Moth, Planks, Unsane |
Dopo tanto black metal, finalmente le mie membra trovano il tempo di lasciarsi cullare da un dannatissimo e fangoso sludge, quindi che c’è di meglio che trasferirsi negli States, in Tennessee per l’esattezza, prenderci un bel whisky e assaporare il gusto del vero sound americano? Amanti di Neurosis, Tombs e tutto ciò offre un post-qualcosa nella propria proposta, si facciano avanti e ascoltino questi misconosciuti Generation of Vipers. “Ritual”, “Silent Shroud” e via via dicendo, tutte e sei le lunghe song che compongono questo malsano lavoro, scavano nell’anima con i loro suoni abrasivi, carichi di emozioni, grondanti rabbia, esasperazione e paranoia. Sarà anche il fatto che nei GoV troviamo alle percussioni un membro di U.S. Christmas e A Storm of Light, potete ben comprendere quale oscura e asfissiante opera, ingombri con il suo claustrofobico incedere, il mio stereo. Sarà forse il sole bollente della città di Knoxville, ma il sudore che gocciola dalla mia madida fronte è dovuto anche alla lenta, nevrotica e lacerante proposta di questo trio del sud-est degli US. Le ritmiche, belle pesanti e costantemente corrosive, ma mai su di giri, ingarbugliano un bel po’ le nostre menti, assai ricettive. La voce di Joshua non è mai preponderante nei confronti degli altri strumenti, preferisce farsi percepire nel suo “vetriolico” ardore, lasciando il resto della scena, alla dannata musica. Non saremo di sicuro di fronte ai maestri incontrastati del genere, ma di sicuro i Generation of Vipers sanno il fatto loro, e non lasceranno delusi i fan di un genere, che sta vivendo il suo momento d’oro. E allora, tanto vale, cavalcarne l’onda… (Francesco Scarci)
(Redwitch Recordings/Translation Loss)
Voto: 75
Voto: 75