#PER CHI AMA: Black/Death |
Arrivano da Bucarest (anche se in realtà le loro origini partano addirittura dall'Argentina) questi terroristi sonori che, sotto il vessillo Funeral Baptism, portano avanti la loro proposta dedita alla fiamma nera del black. 'The Venom of God' è il loro debutto sulla lunga distanza, sebbene la durata di poco inferiore ai trenta minuti, possa far pensare piuttosto ad un EP. All'attivo dei nostri proprio due EP, che mostravano le potenzialità infernali del duo rumeno. Potenzialità che si palesano anche attraverso questi cinque (più intro e outro) velocissimi pezzi che, dalla scarnificante e spietata "The Seething Spirit", arrivano a "My Last Whisper", sfruttando una furia belluina ed infame che non lascia scampo. L'unica mia raccomandazione è pertanto farvi attraversare dall'intemperanza ritmica di un combo votato ad una forma di black primordiale che nulla ha da aggiungere ad una scena del resto ormai satura da anni. Potreste tuttavia soffermarvi sulle atmosfere glaciali di "The Gift" che vi faranno credere, almeno per qualche minuto, di camminare tra le innevate foreste svedesi. Lo stesso dicasi per la furibonda "Pale Rider" che tra i suoi accordi, vede riproporre un rifferama malinconico che mi ha evocato gli spagnoli Nahemah. Se la title track ha una vena più oscura e ritmata, con "Return to the Void" si sfocia in death intransigente che trova come punto di legame col black, le sole ferali urla del vocalist Liviu Ustinescu, mentre i solos sembrano uscire da 'Reign in Blood' degli immortali Slayer. Creatura strana quella dei Funeral Baptism, sicuramente da avvicinare con cautela. (Francesco Scarci)
(Loud Rage Music - 2017)
Voto: 65