#PER CHI AMA: Swedish Death, Arch Enemy, Divine Souls |
La Metal Blade da sempre sforna dischi di discreto valore. Da Tampa, Florida, arrivano questi The Absence, con quello che fu il loro full lenght d’esordio (un EP al loro attivo, risalente al 2004). Una breve intro chitarristica apre “From your Grave”, album dai forti richiami alla Arch Enemy con buone ritmiche, frutto del lavoro dei due axemen, che ricamano coinvolgenti fraseggi chitarristici. Non siamo di fronte a nulla di originale, per carità, tuttavia per lo meno questi ragazzi ci regalano una quarantina di minuti di death metal melodico, con dei pezzi emozionanti: è il caso di “A Breath Beneath” per il suo forte richiamo alla band svedese di M. Amott, la successiva “Necropolis”, per le aperture melodiche di chitarra e la coinvolgente title track. Ottimamente prodotti da Erik Rutan (Into The Moat, Soilent Green, Hate Eternal) presso i Manna Studios, gli Absence si dimostrano anche validi esecutori, con un discreto gusto per la melodia; lo testimoniano gli assoli della title track, ottima la chitarra solista in “Summoning the Darkness” e l’acustica “Shattered”. Da non trascurare anche la prova di Jamie Stewart, ottimo vocalist della band. Aggressivi, melodici al punto giusto, tecnici, un vero peccato che di album di tale fattura ne siano usciti a tonnellate nell'ultimo decennio, altrimenti questo lavoro (ormai datato 2005), avrebbe meritato anche qualcosina in più... (Francesco Scarci)
(Metal Blade)
Voto:65
https://www.facebook.com/theabsenceofficial
Voto:65
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