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lunedì 28 settembre 2020

Requiem - Government Denies Knowledge

BACK IN TIME:
#PER CHI AMA: Death/Grind, Malevolent Creation
Mi mancava un album capace di trapanarmi le orecchie come questo dei Requiem. Dalla terra del cioccolato approdano ecco approdare alla tedesca Massacre Rec. questi baldi giovani al loro secondo lavoro, 'Government Denies Knowledge', titolo che credo, derivi da una frase del famoso agente dell’FBI, Fox Mulder di X-Files. Direi di partire, partendo dalla bellissima e funesta copertina del cd, la fine del mondo?! Per ciò che concerne la musica, siamo al cospetto di 35 minuti di furia esplosiva di chiara matrice statunitense. E dire che se non avessi letto la provenienza della band (la Svizzera appunto), avrei scommesso 100€ che il quartetto provenisse dagli States. Comunque sia, i Requiem ci mitragliano addosso tutta la loro rabbia: colate di riff violentissimi, gorgheggi dall’oltretomba, una brutale e veloce batteria, rarissimi inserti melodici e chi più ne ha più ne metta. Le influenze sono assai palesi, con i Malevolent Creation in testa, ma in generale, è tutto il death “made in USA” ad influenzare quest’album, che certamente non potrà non piacere agli amanti del death tritura budelle, mentre agli amanti di sonorità più alternative od originali, suggerisco di astenersi dall’ascolto di questo lavoro. C’è ben poco da segnalare di questo lavoro, data la pochezza e la scarsa originalità delle idee messe in musica. Un’ultima raccomandazione: questi Requiem sono quelli svizzeri e suonano death, da non confondere con le band omonime colombiana e finlandese! (Francesco Scarci)
 

mercoledì 23 febbraio 2011

Requiem - Premier Killing League


Già bastonati qualche tempo fa dal sottoscritto, tornano alla carica gli svizzeri Requiem, con un nuovo assalto death grind sulla scia del brutal death americano. La differenza tra il precedente "Government Denies Knowledge" e questo nuovo “Premier Killing League” non è poi molta: prodotti egregiamente dal mitico Andy Classen (Legion, Tankard, Dew-Scented) agli Stage One Studios, i Requiem ci sparano in faccia le solite strabordanti songs di death martellante, fatto di ultra veloci blast beat, ritmiche furenti, growling profondi e screaming selvaggi, rallentamenti ben congeniati, per darci modo di rifiatare e poi percuoterci ulteriormente con la loro musica selvaggia. Già per il precedente album, avevo scritto che qui di originale non vi era assolutamente nulla; non posso far altro che confermare quanto scrissi allora. Solo per i fan più intransigenti, gli altri si tengano alla larga. (Francesco Scarci)

(Massacre Records)
Voto: 50