Cerca nel blog

Visualizzazione post con etichetta Iron Maiden. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Iron Maiden. Mostra tutti i post

mercoledì 28 giugno 2023

Iron Maiden - Powerslave

#FOR FANS OF: Heavy Metal
Probably the most catchy Iron Maiden release that I've ever heard. And I've been into metal for over 30 years! The chorus's are epic and the rhythms are unique as all hell. The leads amazing and Bruce on vocals never disappoints! The riffs and vocals are how this album shines. Not a song here that is "bad" or "bogus." They all are amazing! I'm surprised that I became a Maiden fan so much later on in their career. But that's alright, I'm able to enjoy it now! The guitars and vocals especially. They put on a great live performance as well! The songs sound as good as they are on the album.

This whole album rocks, there isn't a song on here that's devoid of glory. Every song is a highlight and for a 40 year old album the production is good. I got the remastered version but still! All the instruments were well mixed. Hands down, my favorite Maiden release! The songs are just epic! The lead guitars smoked as well. They sound just as good live as they do on the album. Maybe even better! These guys are the pioneers in heavy metal. If you just take a listen to this one if you're a critic and you'll hear what I mean. They're a 5-piece on this one live there were 6 members. Man do they crush live!

Bruce sounds great on here and he had to battle throat cancer. Of course, this was way back in the early 80's when he was in his prime. He still sounds good though at 64 years old. I'm glad I got to see them perform before they retire. It doesn't seem like they're going to though, I think there's still the fire in all of them. I still need to build up my Maiden collection I only own two of their releases. Good thing that there's a local record store that stocks a lot of METAL!! I made sure to get this one first since I've heard it before. It's no surprise that there's 30 reviews for this album! A lot of say about it!

Do yourself a favor if you're a newbie in heavy metal start with this Maiden album! Buy the CD, don't just stream it. But well, if you're going to stream it first get a physical copy next if you aren't convinced. The guitars, vocals and vibe is all there. "Aces High" and "2 Minutes To Midnight" are my favorite songs from this one. But they're all good. The originality in the guitars and Bruce's voice is top notch. The range is there and Bruce just smokes. This guy can really sing. The guitars go well with the vocals. Do yourself a favor and pick this up it's worth its weight in gold! (Death8699)


mercoledì 26 ottobre 2011

Iron Maiden - Somewhere in Time

#PER CHI AMA: Heavy Metal
Della serie riscopriamoli, il 1986 è l'anno dove la strumentazione musicale ha subito una particolare modifica; è stata creata una nuova sonorità tramite i sintetizzatori per basso e chitarra elettrica. Questo è anche l'anno in cui il sesto album degli Iron Maiden, registrato tra i "Compass Point" e i "Wisselrood" Studios in Olanda, fu rilasciato con il titolo di "Somewhere in Time". La composizione dell'album fu affidata a solo due dei componenti della band, ovvero Adrian Smith (chitarra) e Steve Harris (basso), salvo per la traccia numero 7, intitolata "Deja vu", che fu scritta da Dave Murray (chitarra) che poi venne arrangiata con l'aiuto di Harris. Otto tracce in totale per questo album, che venne definito "spartiacque", perchè lo stile duro che i Maiden solitamente avevano utilizzato, dovette lasciar spazio a qualcosa di più melodico. L'azione prodotta dai sintetizzatori portò a fare varie prove su questo "melodic hard style" (mia piccola definizione). Vollero mantenere pur sempre il loro stile originale, cercando di non rivoluzionare tutto con uno stile puramente commerciale come fecero altre band. "Somewhere in Time" venne definito l'album più "snobbato" della loro intera discografia, perché tutt'ora solo alcune canzoni possono essere suonate live come ad esempio "Heaven Can Wait" e "Wasted Years". Le restanti tracce sono risultate impossibili da eseguire live perchè l'effetto dei sintetizzatori renderebbe le canzoni di scarsa qualità a differenza dalla registrazione in studio. "Heaven Can Wait" venne scritta e arrangiata completamente da Steve Harris: parla di un malato di cancro che lotta tra la vita e la morte. Una canzone con una base melodica che però poi sfocia in un coro continuo. Altra canzone da sottolinare è "Sea of Madness", scritta da Adrian Smith, mostra le notevoli e potenti cavalcate di basso di Harris; un particolare in più che mi fa apprezzare questa canzone è l'inizio del ritornello che la rende più attraente. Altro fantastico pezzo è "The Loneliness of the Long Distance Runner"; Steve Harris ci mette del suo per rendere grande questa song che contiene dei spaventosi giri di basso. Ultima ed epica, ecco far capolino "Alexander the Great" traccia che parla delle grandi gesta del mitico condottiero macedone che all'età di 33 anni ha conquistato terre e nazioni senza mai essere stato sconfitto sul campo di battaglia. La song della durata di circa otto minuti si rivela complessa e con una lunga parte strumentale, ma nel complesso è una canzone con delle buone fondamenta. "Somewhere in Time" vuole dare l'idea che pur essendo proiettati nel futuro e alla costante ricerca di migliorare il proprio stile, i Maiden vollero mantenere un saldo legame con il passato: basti dare un occhio alla copertina e molti particolari salteranno davanti a noi: un piccolo esempio è la torre dell'orologio che segna le 23.58 facendo riferimento alla canzone "Two Minutes to Midnght" dell'album "Powerslave". Questo sarà l'ultimo album prima che Adrian Smith lasci la band per la sua piccola parentesi in una carriera da solista che non ha avuto un gran successo, lasciando il posto al nuovo entrato Janick Gers, ma questa è un'altra storia. Catalogabile decisamente come un buon album nel complesso. (Alessandro Vanoni)

(EMI Records)
Voto: 75