#PER CHI AMA: Drone/Black/Noise |
Era da una vita che non mi capitava in mano un 45 giri, forse da quando ero bambino e facevo la collezione di vinili dei cartoni animati. Ricordo "Goldrake", "Gig Robot d'Acciaio" o "Daitarn 3"; ora la mia raccolta si arricchisce di questo split album che contiene una traccia degli svizzeri Diablerets e una degli enigmatici norvegesi Inner+Black, da non confondere con gli omonimi rockers polacchi. Partiamo proprio dal lato oscuro di quest'ultimi, fautori di un ambient black angosciante e pauroso. "Merkelig Kinesisk Skrikende På Maling" è la song che ci propongono, un concentrato di suoni glaciali, grida arcigne che raggelano il sangue nelle vene e drone, che in poco più di quattro minuti sapranno mettervi un bel macigno sullo stomaco e indurvi a sogni disturbati. Cambio lato, nella speranza che i Diablerets mi restituiscano un po' di quella serenità perduta. L'inizio di "Soul Adrift" non promette certo bene (e altrettanto il resto del brano) a causa delle laceranti urla poste su una lontanissima litania minimalista che si rivelerà ancor più sinistra e malata degli Inner+Black. Due canzoni sono un po' poche per poter giudicare i 2 ensemble, quel che è certo è che la musica, anzi la proposta sonora, è limitata a pochissimi adepti. (Francesco Scarci)
(Self - 2015)
Voto: 55