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domenica 2 novembre 2014

Coraxo - Starlit Flame II

#PER CHI AMA: Cyber Death, The Kovenant, ...And Oceans
Non è nemmeno passato un anno da quando ho recensito 'Starlit Flame', Ep d'esordio dei finlandesi Coraxo, facente parte di una trilogia che comprende quell'album, il qui presente 'Starlit Flame II' e verosimilmente una parte III che non tarderà certo a uscire. L'impronta musicale dei nostri era apparsa già alquanto chiara in quell'esordio: un death melodico frammisto a una pesante porzione di elettronica. Citavo per l'appunto gli ...And Oceans e non posso far altro che confermare quell'affermazione, non appena "Lanterns" scoppia minacciosa nel mio stereo, dopo la breve intro. Le novità rispetto al precedente lavoro non sono cosi palesi: le tematiche proseguono infatti la storia delle Starlit Flame, una razza di nanomacchine aliene che si infiltra nella terra del venticinquesimo secolo, e l'inevitabile (quanto mai abusato) scontro tra uomini e macchine per la sopravvivenza. Il death melo-cibernetico torna a riaffacciarci tra ritmiche tiratissime, synth che richiamano suoni intergalattici e vocals abrasive. "Tangier" torna a strizzare l'occhio ai The Kovenant, con un mid-tempo melodico che gioca sul contrasto tra le harsh vocals e le delicate note delle tastiere. "The Bastion", la quarta traccia, mi fa pensare all'attacco delle macchine contro gli umani, per quel suo incandescente impeto iniziale con cui erompe nel mio hi-fi. La ferocia dei suoni arriva presto a placarsi, forse gli umani sono riusciti a scacciare le macchine, ma si tratta sicuramente di una tregua passeggera. "The Citadel" evoca musicalmente gli Edge of Sanity più melodici e progressivi, complice la presenza di Dan Swano dietro alla consolle nei suoi Unisound studio, mentre le vocals abbandonano lo screaming per tonalità leggermente più profonde. La song ha comunque nelle sue note un che di etereo, con le linee di chitarra più leggere rispetto alle precedenti tracce e comunque una bella linea melodica guida l'intero pezzo fino alla fine. La mano della vecchia volpe Dan si sente forte e chiara e questo non può che essere un punto a favore dei Coraxo che si giocano l'ultima carta con "Ghosts", la sesta e ultima song di questo esuberante 'Starlit Flame II'. La traccia è assai spettrale, lenta e malinconica, grazie a un delizioso impasto keys/chitarre da brivido, sicuramente la più intensa del lotto e anche la mia preferita. Il terzo episodio della saga 'Starlit Flame' promette di essere ancor più delizioso, visti i progressi del trio finlandese in cosi poco tempo e c'è già chi si sta leccando i baffi, il sottoscritto no... (Francesco Scarci)

(Self - 2014)
Voto: 75

http://coraxo-official.com/

domenica 20 aprile 2014

Coraxo - Starlit Flames

#PER CHI AMA: Cyber Death, ...And Oceans, The Kovenant
Chi di voi si ricorda gli ...And Oceans, mitica band finlandese (ora Havoc Unit) che a fine anni '90 coniugava con eleganza il death metal con l'elettronica? Ebbene, io ho amato i loro quattro album e mi è dispiaciuto quando si sono sciolti, soprattutto perché la loro reincarnazione non si è rivelata poi all'altezza. Per sopperire alla mia "perdita", giunge in mio soccorso un'altra band dalla Finlandia, tali Coraxo. Il duo di Tampere, formatosi pochi mesi fa (settembre 2013), sforna questo EP di 5 pezzi più intro e bonus track, nell'ottica di completare una trilogia di lavori quanto prima. Il mini cd in questione, farà la gioia di chi ama il death metal contaminato da elementi cibernetici che si ispirano al sci-fi e ai film horror degli anni '50-70. Ottimo per il sottoscritto che non può far altro che godere quando 'Starlit Flame' irrompe, con le sue scariche cyber death, nelle mie casse. Intro spaziale e poi ecco che i nostri si mettono in contatto con gli umani dalla loro navicella e con "Signal Detected" invadono il pianeta Terra col loro electro death melodico che inequivocabilmente richiama i The Kovenant (che fine hanno fatto a proposito quelli?). La vicinanza con l'act norvegese è parecchio evidente nelle linee di chitarra e synth, cosi pure nelle linee vocali. Niente male davvero, soprattutto perché di Nagash (o Lex Icon, come preferite) se ne sono perse le tracce da quasi 10 anni e allora ben vengano i Coraxo con la loro proposta futuristica. Synth a manetta aprono "The Xenotaph", con una ritmica che pare presa in prestito dai Cemetary 1213. Notevoli per quanto il sound dei nostri possa apparire ai più derivativo. Suoni industrial si mischiano con il roboante e violento (quasi black) riffing dell'ensemble finnico in "The Big Fight Scene" con le vocals di Tomi Toivonen, dotate di una timbrica velenosa, perfette per questo genere musicale. "Transformed" apre che sembra quasi un videogame anni '80 per poi perdersi in vocals evocative; finalmente la song parte per offrirci però solo due miseri minuti di sonorità mid-tempo che mi impressionano solo per un growling profondo e un'effettistica che tanto era cara ai già citati ...And Oceans. Sette sono invece i minuti affidati alla psichedelica "Escape?" che chiude il dischetto con un sound che mischia sonorità estreme piuttosto lineari con viaggi progressive e vocals che si alternano tra il growling e il pulito. Il cd non finisce però qui, visto che l'epilogo vero e proprio è affidato a una cover dei Sepultura, "Refuse/Resist", riletta ovviamente in chiave tribal cibernetica, per un esperimento finale riuscito solamente a metà, in quanto a mio avviso non si tratta di una song che si presta appieno a questa genere di rilettura. Un plauso però per l'arduo tentativo. A quando ora il nuovo EP? Attendo fiducioso. (Francesco Scarci)

(Self - 2014)
Voto: 70