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sabato 10 settembre 2011

Bloodwork - The Final End Principle

# PER CHI ASCOLTA: Death/Thrash, Soilwork, Hatesphere
E anche la Germania può sfoderare la propria band capace di miscelare il death/thrash con l’hardcore e le melodie heavy metal: signori e signore vi presento i Bloodwork, act più famoso per la sua partecipazione ai grandi tour estivi come Wacken Open Air 2008 e Summerbreeze Festival, che per la propria proposta musicale, di certo non delle più originali. Eh si perché il quintetto di Paderborn, ci propina 13 brani di un moderno death melodico, sulla scia dei vari Soilwork, Killswitch Engage o Scar Symmetry, che potrebbe essere tranquillamente recensito utilizzando poche parole e abbastanza scontate, senza per questo disdegnare la musica dei nostri. Il sound come detto, si avvicina molto a quello tipico death/thrash svedese, con i chitarroni che macinano riffs su riffs e con le vocals che si alternano tra il growl e il pulito, quest’ultimo molto molto ruffiano (a tratti fastidioso). Completano il quadro di “The Final End Principle”, aperture melodiche che richiamano l’heavy classico (Iron Maiden per capirci) dei primi anni ’80, ottimi assoli che denotano un’eccellente preparazione tecnica dei nostri e comunque uno spiccato gusto per la melodia. Per quanto sia stato indicato da più parti come uno dei dischi rivelazione del 2009, o come migliore band emergente, sinceramente non me la sento di decantare una band che di originale ha ben poco nel proprio DNA. Per carità sono bravi, preparati e piacevoli da ascoltare, ma niente di più, alla fine è il solito disco già sentito in migliaia di salse differenti… (Francesco Scarci)

(Dockyard1)
Voto: 70