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venerdì 24 aprile 2020

Genuflexión - Apoteosis Fallida

#PER CHI AMA: Black Old School, Rotting Christ, Mayhem
Se non avessi letto le origini della band, l'Argentina, avrei pensato che i Genuflexión provenissero dalla Norvegia, vista la proposta black old school del trio. Certo il moniker potrebbe essere rivelatore, il titolo dell'album in spagnolo dare poi maggiori certezze sulle origini latine dei nostri, fatto sta che in termini prettamente musicali, la compagine di Buenos Aires potrebbe tranquillamente giocarsela con i colleghi del nord Europa. Sebbene "Nostalgia de Luz Muerta", l'opening track di questo secondo capitolo intitolato 'Apoteosis Fallida', parta con una violenza criminale, la song va via via placando i propri gelidi spiriti per dar maggior spazio ad una componente più atmosferica. È chiaro che non ci troviamo di fronte a nulla di originale, come già detto decine di volte negli ultimi mesi per release di questo tipo, visto l'utilizzo degli elementi classici che vede in chitarre zanzarose, voci gracchianti e ritmiche infernali, gli ingredienti irrinunciabili del genere. Tuttavia, trovo qualcosa di celatamente affascinante nella proposta di questi ragazzi (peraltro frequentatori di un'altra miriade di band estreme) che sembra venir fuori lentamente. Cosi, già nel mid-tempo della seconda (title) track, ecco che il vocalist mette in mostra, accanto al suo becero screaming, anche una tonalità quasi salmodiante che accompagna le ritmiche, qui al limite del marziale. Se dovessi provare a fare dei paragoni, ecco che mi verrebbe in mente l'esoterismo dei Rotting Christ, ma poi ritornando alla Scandinavia, ecco che i primi Enslaved, i Gorgoroth o gli Emperor, potrebbero rappresentare una fonte di ispirazione per i Genuflexión. Quindi, non ci resta altro che lasciarci investire dal crudo riffing infernale di "La Fortuna de Caer en uno Mismo", in cui ad alternarsi sono partiture più veloci ad altre più atmosferiche, con il suono del basso che emerge prepotente dal caos primordiale. Alla cosa dò più peso e mi rendo conto come anche nella successiva "La Sofocante Cualidad Migratoria del Instante", la linea di basso sia preponderante sugli altri strumenti e assurga al ruolo di star nell'economia della band, regalando un pizzico di originalità ad un lavoro, in cui parlare di originalità, sarebbe alquanto eufemistico. "Deidades del Difunto" è una sgaloppata black, come sentito migliaia di volte, di cui salverei francamente ben poco. Con "Espiritualidad Acéfala" si ritorna nei paraggi del mid-tempo laddove, lasciatemi dire, la band sembra regalare maggiori soddisfazioni in quell'alternanza tra parti tiratissime ed altre più ragionate ed atmosferiche, ove emerge peraltro un che di antico dai solchi di questo lavoro. Purtroppo però stiamo parlando di un album che, se solo fosse uscito almeno 25 anni prima, avrebbe dato filo da torcere al raw black europeo, ora mi viene da dire che 'Apoteosis Fallida' è un'uscita sicuramente onesta, ma fuori tempo massimo. (Francesco Scarci)

(Sons of Hell Prod - 2019)
Voto: 64

https://h-o-h.bandcamp.com/album/apoteosis-fallid