#PER CHI AMA: Death, Thrash |
Gli Abortus provengono da Sidney e hanno all'attivo un debutto discografico autoprodotto, risalente al 1999, dal titolo "Judge Me Not". Il secondo album "Process of Elimination" ci presenta una band dal suono deciso, potente e dalle venature lievemente old fashioned. Un death-thrash molto aggressivo è ciò che ci propone il quartetto australiano, una fucina di brani spaccaossa che risente dell’influenza del vecchio thrash americano piuttosto che delle oramai sfruttatissime sonorità svedesi. Qualche eco del death metal europeo lo si trova, tuttavia, nel riffing veloce e quando arriva "God Vision", fa la comparsa una contaminazione black che sembra quasi un tributo agli Impaled Nazarene. "Abort Us", "Revenge Now Sworn", "Redemption", "Sadist-Fy"... tutti i brani sarebbero degni di nota per la perizia tecnica con la quale vengono eseguiti e per il coinvolgimento che provocano nell'ascoltatore, complice un lavoro fantasioso sia nel drumming, sia nelle parti di chitarra, le quali ogni tanto ci regalano qualche assolo. L'unico punto che oscura un po', non il valore ma l'appetibilità commerciale, di questo "Process of Elimination" è da ricercare probabilmente nel suono un po' sporco ottenuto in studio, ma questa è una caratteristica che sottolinea solamente l'intento della band di rimanere grezza e selvaggia. Consigliati. (Roberto Alba)
(Code 666)
Voto: 70
Voto: 70