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venerdì 20 giugno 2025

Golden Heir Sun/Euypnos - A Journey to the Underwater Moon

#PER CHI AMA: Drone/Ambient
Come direbbero gli inglesi "this is not my cup of tea", giusto per identificare un qualcosa che non fa al caso loro. Ecco, lo split tra le due one-man-band italiane, Golden Heir Sun ed Euypnos, potrebbe non rientrare nei miei parametri musicali, però mi reputo una persona di mentalità aperta e voglio quindi approcciarmi senza pregiudizi, alla proposta dronico-psichedelica, di queste due realtà assai visionarie. Due sono anche le lunghe tracce disponibili in questa stravagante, quanto intrigante collaborazione. Si parte con "A Vessel Of Clouds (Through A Field Of Tidal Waves At Sunset)" e un minimalismo sonoro distopico, estraneo a qualsiasi forma musicale strutturata. Quei suoni dronici che entrano nelle nostre teste, hanno un effetto alienante sin dalle prime angoscianti note che, in realtà, perdureranno simili per i quasi dieci minuti del brano, dove salmodianti voci sembrano apparire, a un certo punto, come fantasmi pronti a terrorizzarci. Credo che questo sia l'effetto desiderato dai due frontman, che danno la loro personale interpretazione alla loro pseudo jam session, che porta con sé suoni riverberati, accompagnati da sintetizzatori sottili che evocano il movimento dell'acqua, completamente privi dell'utilizzo di percussioni, fatto salvo per il field recording iin sottofondo. L'influenza di tecniche di produzione ispirate a Brian Eno e Ben Frost, è percepibile nella costruzione dei paesaggi sonori, al pari dell'astrattismo dell'artwork che sembra completare l'esperienza sensoriale. La seconda suite "A Sight Of The Moon Beyond The Maelstrom (...And Then Nothing)", con i suoi nove minuti e mezzo, prosegue il viaggio in una dimensione sonora destrutturata, fatta di echi ambient/noise, addensati di contenuti catartici, che potrebbero indurvi a una profonda analisi introspettiva, ma anche portarvi definitivamente alla follia. 'A Journey to the Underwater Moon' è disponibile in tiratura limitata di 50 cassette, questo perchè è un misterioso lavoro destinato a una ristrettissima nicchia di ascoltatori. (Francesco Scarci)