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sabato 1 dicembre 2012

Bestia - Ronkade Parved

#PER CHI AMA: Black Pagano, Darkthrone, Solefald, Primordial, Atanatos, Bal Sagoth
La band estone ci ha inviato questo lavoro dal titolo “Ronkade Parved” (purtroppo una promotional copy dove alcuni pezzi sono sfumati ed incompleti) che tradotto significa “Stormi di Corvi” ed è stato concepito nel 2009. Diciamo subito che dopo il suddetto album i Bestia hanno dato alle stampe un dvd e due split cd e che questa band, attiva sin dal 2000, ha pubblicato tra full lenght, demo, split e dvd, una decina di lavori (complimenti per la creatività costante!), più o meno uno per ogni anno della loro esistenza fino al 2010. Il cantato è in estone e almeno per noi non di facile comprensione e ci affidiamo ai titoli tradotti in inglese sulla copia promozionale che ci è pervenuta. L'estone non è una lingua molto dolce e si sente soprattutto nelle parti narrate e parlate dell'album. I Bestia suonano un black dallo stile classico ma supportato da una più che ottima produzione, da cui affiorano all'ascolto, numerose sfumature con evoluzioni stilistiche inusuali che potrebbero ricordare il modo di intendere e sperimentare nel genere di gruppi quali Ihsahn o Solefald. Sparsi tra riff veloci, growls, screaming e voci narranti/epico/teatrali si nota la presenza di un sax baritono (peraltro un azzardo riuscitissimo che sfiora l'idea geniale! peccato non sia presente in pianta stabile nella loro musica!), un violino, un flauto, dei synth e cori guerrieri, che a volte, inaspettatamente, emergono, conferendo alla musica un piacevole ascolto a sorpresa, nonché una marcia in più per affondare la lama in fatto d'atmosfera, donando al lavoro una leggera freschezza, una visione d'avanguardia pregevole ed una ricerca rivolta all'originalità. Questo lavoro è caratterizzato da un forte impatto di “virilità” musicale, un costante martellamento ritmico e un equilibrio di suoni pregevole. Una voce protagonista e ben dosata, in giusta causa padrona della scena, che ricorda non per stile o somiglianza ma per attitudine e personalità, le epiche interpretazioni del cantante dei Bal Sagoth. La band si definisce pagan metal e dalla copertina (che mostra un cavaliere templare in battaglia) e dai titoli tradotti, intuiamo temi antichi e guerrafondai, ben interpretati da un cantato molto suggestivo e drammatico, proiettati a ragione, verso le gesta belliche di guerrieri ed eroi oscuri. Il suono pesante e pregno di sensazioni lugubri ed impantanate, si esprime al meglio nelle parti più lente non rifiutando la velocità; i nostri poi hanno una propensione alla teatralità ben calibrata, che risulta grazie a chitarre tutt'altro che zanzaresche, bensì assai energiche. Un po' Darkthrone, una spruzzatina di Primordial, qualcosa di epico stile Atanatos, e velatamente primi Celtic Frost, i Bestia si muovono molto bene e con originalità, affilando i colpi con tutte le armi in loro possesso. Aspettiamoci allora una nuova battaglia! Il nostro brano preferito è “Malestus Hustutab Leegi” con quel magnifico sax e tutti quei cambi di tempo... un album notevole! (Bob Stoner)

(Hexenreich Records)
Voto: 75

http://bestia.pimeduse.org/