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domenica 25 dicembre 2016

Silent Moriah - Wise Murders And Natural Evil

#PER CHI AMA: Thrash Progressive, Pantera, Anacrusis
La scena underground italiana è viva e vegeta. Ce ne dà oggi prova il quartetto bolzanino dei Silent Moriah, band in giro già da un lustro ma che solo in questo 2016, è riuscita a sfornare la prima release ufficiale. 'Wise Murders And Natural Evil' è un EP di sei pezzi all'insegna di un thrash metal caratterizzato da alcune contaminazioni doom, fughe death, ammiccamenti alternative e metalcore. Insomma, c'è di tutto un po' negli oltre 33 falsi minuti di musica qui contenuti (dico falsi perché ci sono nove minuti di silenzio). Si parte dalla classica intro arpeggiata e si prosegue con "Dead Tool" che tratta, da un punto di vista lirico, del mostro di Milwaukee, un serial killer statunitense resosi famoso per la pratica del cannibalismo e della necrofilia. Se qualcuno di voi si aspetta che anche da un punto di vista musicale, le ritmiche seguano le tematiche con sonorità splatter gore, vi sbagliate di grosso. Menzionavo infatti il thrash metal e qui ne troverete a palate anche con qualche divagazione in territori più angusti ed anfratti più bui, tipici del doom, con le vocals di Leo che passano dal growl al pulito con una certa efficacia e dove le chitarre si divertono nell'offrire affilate rasoiate e brillanti assoli. L'atmosfera si fa più tenebrosa in "Under Your Skin", con i nostri che trattano di un altro serial killer, del Wisconsin questa volta, che era solito mutilare in modo cruento le proprie vittime. Si insomma non certo dei temi leggeri, eppure la musica prosegue con sonorità accattivanti, melodiche, in linea con alcune cose dei primi Pantera e dei Testament, ma anche dei più avanguardistici Anacrusis, in cui le vocals provano a seguire degli sperimentalismi quasi cibernetici e in cui le chitarre, sempre assai catchy, comunque assurgono al vero ruolo di protagoniste nell'economia del brano, sia a livello ritmico che solistico, per un risultato dotato di spiccate qualità esecutive, ma anche in dinamismo sonoro e groove. Con "Bleed Honey Bleed" si prosegue il racconto dei serial killer e questa volta facciamo conoscenza di un altro alfiere della necrofilia. Da un punto di vista musicale, le linee, sempre assai melodiche, di chitarra si confermano costantemente ondulatorie nella loro progressione, grazie all'installazione di frequenti cambi di tempo, che permettono di catalizzare al meglio l'attenzione dell'ascoltatore. Non poteva certo mancare un brano per il serial killer più famoso di tutti i tempi, ossia Charles Manson: eccoci accontentati, in quanto "Enigma" è proprio focalizzata sull'efferato omicida di Cincinnati. La musica invece alterna un riffing thrash a sonorità sperimentali, a tratti progressive, non risultando di certo mai scontata o banale. I quattro giovanotti dell'Alto Adige convincono appieno con la loro performance strumentale, ma anche da un punto di vista tecnico-compositivo. Dicevo all'inizio della famosa traccia fantasma: "Natural Evil" è una breve outro di un 120 secondi a cui seguono minuti di nulla e poi improvvisamente ecco materializzarsi interferenze sonore boogie rock. Insomma, 'Wise Murders And Natural Evil' è un lavoro interessante che se verrà sviluppato adeguatamente in futuro, potrà regalare succosi frutti a questi giovani musicisti. Bravi! (Francesco Scarci)

(Self - 2016)
Voto: 75