Cerca nel blog

Visualizzazione post con etichetta Metal Mind Records. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Metal Mind Records. Mostra tutti i post

martedì 16 aprile 2013

Cemetery Of Scream - The Event Horizon

#PER CHI AMA: Gothic/Dark, Evereve, Ewigkeit
Seguo questa band polacca fin dai loro esordi più remoti (del 1993 il primo demo “Sameone”), quando si dilettavano a fare il verso al death/doom malinconico dei My Dying Bride. A distanza di diversi anni, vado a riscoprire un album (il sesto, datato 2006) della loro discografia e davanti mi ritrovo una band totalmente rinnovata, con un incredibile bagaglio di esperienza, sei album all’attivo e con un nuovo sound, darkeggiante, atmosferico e intrigante, ma soprattutto con un vocalist nuovo... James Hetfield? No, scherzo non vi preoccupate, ma la sensazione all’ascolto dell’iniziale “Prophet”, è stata quella che la voce dei Metallica cantasse su questo disco. Con i successivi brani però, i miei dubbi fortunatamente si dipanano e mi rendo conto che Pawel (vocalist della band), ispirandosi al ben più famoso collega, ha una propria personalità, anche se deve certamente migliorare dal profilo tecnico prima di poter eguagliare il buon vecchio James. Analizzato il cantato (una delle pecche del disco), passiamo alla musica: se la band era estremamente valida quando proponeva quel sound malinconico più di due decadi fa, questo disco offusca quelle potenzialità palesate, mostrando un gruppo di qualità, ma dalle idee non del tutto chiare. La matrice di fondo è un dark sound molto atmosferico, senza tanti picchi adrenergici, a tratti lagnoso (in “Ganges” compare una female vocals veramente fastidiosa), spesso noioso perchè carente proprio di quel quid necessario a far decollare l’album. La musica è eccessivamente melodica, con le chitarre che accennano in rari momenti (e sono i momenti migliori) ad accelerazioni che possono ricordare i teutonici Evereve, ma a dominare la scena sono le tastiere e tutta la serie di sampling e diavolerie varie annesse. “The Event Horizon” non è un pessimo album, ha la pecca di non mostrare mai le palle e di avere una emivita assai breve: dopo poco ci si annoia e si cambia cd e dire che i brani più “movimentati” stanno nella seconda parte del disco... Peccato, dopo cinque anni di silenzio dal precedente lavoro, speravo sinceramente in qualcosina in più... (Francesco Scarci)

(Metal Mind Records)
Voto: 55

http://www.cemeteryofscream.com/

martedì 12 febbraio 2013

Luna Ad Noctum - The Perfect Evil in Mortal

# PER CHI AMA: Black/Death, Limbonic Art, Morbid Angel, Emperor
Terzo album per i blacksters polacchi Luna Ad Noctum e un ghigno severo compare sul mio volto; eh sì, perchè quando lessi la proposta del quartetto mitteleuropeo, “lunar black metal”, ho subito pensato cosa diavolo significasse, inoltre il flyer informativo parlava di stile unico, destando subito in me parecchia curiosità. In realtà, la descrizione di questo nuovo lavoro, si può liquidare in pochissime righe: si tratta infatti di un black metal brutale, non inteso però come primordiale o grezzo, ma come una mescolanza di black e brutal death. Dal black, "The Perfect Evil in Mortal" ha preso sicuramente le diaboliche vocals, l’utilizzo di furiose taglienti chitarre e quell’aura malvagia alla Dimmu Borgir, che permea un po’ tutto il disco, creata abilmente dalle keyboards che allentano la tensione in alcuni brevi stacchi atmosferici; dal brutal death, questo lavoro ha carpito il mood, la feroce forza sprigionata dalle ritmiche devastanti dei quattro guerrieri polacchi; in parole povere, tutta l’aria pesante che si respira nel cd, trasuda di malsana brutalità. Inoltre, anche il modo di suonare, assai tecnico, paga un certo tributo al filone brutal death americano: per citare un paragone, mi viene in mente a “The Ultimate Death Worship” dei Limbonic Art, così violento ed oltranzista. La release del quartetto polacco non è dopo tutto da buttare; sicuramente risulta scontata in diversi punti e di certo non propone, come presentato dalla casa discografica, nulla di unico o stravagante, tanto meno blasfemo o senza compromessi. Il lavoro dei Luna Ad Noctum è un album onesto, che mostra una certa atipicità negli arrangiamenti, che potrà piacere sia ai fan più incalliti del death che del black, sia agli amanti di sonorità sinfoniche alla Dimmu Borgir o alla Cradle of Filth, sia agli amanti del black più intransigente ed estremista. Di black metal lunare alla fine, nemmeno l’ombra... (Francesco Scarci)

(Metal Mind Records)
Voto: 65

http://www.lunaadnoctum.com/