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domenica 3 gennaio 2021

Hyrgal - Fin de Règne

#PER CHI AMA: Black, Deathspell Omega
Prosegue la massiccia campagna invernale della Les Acteurs de l'Ombre Productions, questa volta con l'uscita del secondo album dei connazionali Hyrgal, misterioso trio di Bordeaux che abbraccia tra le sue fila membri di Svart Crown, Deveikuth e Artefact. Questo secondo 'Fin de Règne' è un altro abrasivo esempio di black funambolico che sembra crescere nelle lande francesi oramai come funghi infestanti. Sette efferate tracce che seguono a distanza di tre anni quel 'Serpentine' che segnò l'esordio per i nostri. Si parte però con una proposta che è piuttosto affine a quel disco di debutto, ossia un black tiratissimo con aperture melodiche ma anche rallentamenti improvvisi. Questo quanto ci raccontano infatti le prime due song di 'Fin de Règne', "Colère Noire" e "Malthusien", che in quasi dieci minuti ci mostrano pregi e difetti del qui presente album. E i difetti sono ascrivibili ad una linea brutale forse troppo intransigente con sfuriate che non dicono nulla di cosi originale. Molto meglio i pregi, più rari però, con break atmosferici ricercati, soprattutto nella seconda delle due tracce menzionate. "Ennemi(e)s" potrebbe evocare spettri di un black svedese, complice una bieca violenza quasi fine a se stessa che non mi fa certo gridare al miracolo. Ci aspettano infatti chitarre taglienti, urla al vetriolo e poco altro fino al tanto agognato momento di ristoro, in cui nuovamente la band sembra acquisire un altr'altra postura, più raffinata ed evocativa, con linee di chitarra fortunatamente più ricercate che mantengono intato il mio focus d'attenzione, altrimenti francamente, avrei bollato questo disco come flop colossale. Siamo sulla strada giusta, tuttavia ancora lontani da altre eccellenze dell'etichetta transalpina. Con "Sépulcre" forse le cose iniziano a migliorare più vistosamente con suoni al limite del funeral, recitati puliti in francese e sonorità da fine del mondo, ma è solo un passaggio interlocutorio visto che con il riffing heavy punk dai tratti dissonanti della successiva "Glyphe de Sang", sembra si abbia a che fare con un versione black dei Ved Buense Ende, in un brano che comunque mantiene intatto l'appuntamento con il solito break ragionato che ci permette di tirare il fiato in mezzo alla bufera. Bufera, che prosegue sulle note infernali di "Héritier Mort-né" un brano che strizza l'occhiolino ai Deathspell Omega cosi come il glaciale finale affidato alla ferocia di "Triste Sire", in cui si mettono in evidenza delle soluzioni chitarristiche più alternative e per questo più apprezzabili. Quello degli Hyrgal è un lavoro discreto che sicuramente necessita di molteplici ascolti, ma che non raggiunge vette di qualità come più volte mostrato dagli amici della LADLO Prods. C'è da lavorare un altro pochino sicuramente. (Francesco Scarci)

(LADLO Productions - 2020)
Voto: 66

https://ladlo.bandcamp.com/album/fin-de-r-gne