#PER CHI AMA: Death/Doom, primi My Dying Bride |
Lo scorso anno (2018), l'etichetta cilena Australis Records, ha fatto uscire un signor split album dove a condividere la scena figurano gli olandesi Officium Triste e i Lapsus Dei. Partiamo proprio da quest'ultimi e dalle loro tre song che ci consegnano la personale visione death doom melodica della band di Santiago. E diciamolo subito, "Human" (la mia song preferita), "Faithless" e "The Feeling Remains", sono tre pezzoni dediti ad un sound malinconico che per forza di cose rimandano ai primissimi Paradise Lost e ancor di più ai My Dying Bride, in un incedere costante, melodico e compassato, fatto di chitarre pesanti, atmosfere anguste (soprattutto nella seconda delle tre), contrappuntate da growling cavernosi. Poi ecco approdare gli olandesi di Rotterdam, gli Officium Triste, una vita nel doom, grandi album rilasciati e... tac, eccoli esordire con "The Weight of the World", una cover dei britannici Editors, una song davvero iper malinconica, in cui sei tulipani offrono una versione indie post rock assai vicina a quella originale per non dire ancor più nostalgica ed emozionale. Rimango un po' più dubbioso, dopo aver ascoltato questa perla, trovarmi di fronte alla scelta di accostare questa song alle due successive, "Crossroads of Souls" e "Pathway (of Broken Glass)", due pietre miliari della band qui in modalità live, che ci riconsegnano gli Officium Triste nella versione che già conosciamo, ossia oscuri alfieri di un death doom flemmatico e melodico, drammatico ed emozionale, che nulla aggiunge a quanto già sappiamo, ma che anzi aumentano la trepidante attesa per un comeback discografico che manca oramai dal 2013. Per ora ci si accontenta delle briciole, ma presto, sono certo, sentiremo parlare del ritorno degli Officium Triste, cosi come quello dei Lapsus Dei. (Francesco Scarci)
(Australis Records - 2018)
Voto: 72
https://officiumtriste.bandcamp.com/album/broken-memories
Voto: 72
https://officiumtriste.bandcamp.com/album/broken-memories