Cerca nel blog

sabato 16 febbraio 2019

Deitus - Via Dolorosa

#PER CHI AMA: Black Doom, Nihili Locus
Ha sicuramente una crescita lenta ma efficace il secondo album dei misteriosi inglesi Deitus, fuori per la nostrana I, Voidhanger Records. 'Via Dolorosa' segue a distanza di due anni il debutto su lunga distanza di 'Acta Non Verba' e si presenta, almeno inizialmente, come un putrido e corrosivo concentrato di black old school. "Hallowed Terror" infatti esplode dritta nel mio stereo con quel riffing serrato che tanto andava di modo negli anni '90, accompagnato dalle classiche screaming vocals, e poc'altro, ma... si c'è un ma, perchè il trio londinese ha una certa dimestichezza con i propri strumenti e si può permettere di lanciarsi anche in una ricerca di solismi di un certo livello, che alla fine rappresenteranno l'elemento distintivo della loro proposta. "Malaise" è un pezzo che si muove tra un mid-tempo ed improvvise furibonde accelerazioni, non disdegnando un cantato che mi ha evocato i nostri Nihili Locus al tempo di '...Ad Nihilum Recidunt Omnia'; ancora una volta quello che solletica il mio palato è quella ricerca di melodia negli assoli finali, davvero convincente. Cosi come convincente risulta la title track, ove sembra esserci uno stacco dalle precedenti due tracce: assai più ricercata a livello melodico, molto più moderna nei suoni, che sembrano tuttavia ammiccare anzichè all'ambito estremo, all'heavy metal classico. Infine, il comparto solista si rivela sempre estremamente azzeccata, cosa assai rara nel black. Dicevo a inizio recensione che il disco va crescendo, lo certifica la quarta song, "Salvifici Doloris", che ci consegna una band totalmente rigenerata che si muove tra estremismi black punk e una forte architettura classic, non disdegnando qualche facile paragone con i polacchi Mgła, in una lunga e sporca cavalcata dinamitarda. L'ultima "Atonement" ci trascina nelle viscere della terra in un maestoso e deprimente pezzo black doom, forte di rallentamenti da paura, chitarre sghembe, vocals ferine e accelerazioni post black, che la eleggono di diritto mio brano preferito di questa 'Via Dolorosa'. Un disco che nella sua rapida progressione, ha eliminato le ruggini ereditate dal più lacerante debut album lanciandosi alla grande in un black moderno dalle tinte progressive. Sarà interessante seguirli per capire come evolverà il loro sound in un prossimo lavoro. Un plauso alla fine all'ottima attività di scouting della I, Voidhanger, sempre sul pezzo nello scovare nell'underground ottime band. (Francesco Scarci)

(I, Voidhanger Records - 2018)
Voto: 75

https://deitus.bandcamp.com/album/via-dolorosa