#PER CHI AMA: Death/Doom, primi Anathema, My Dying Bride |
In Germania la corrente death doom sta prendendo una piega interessante: dopo Ophis e Doomed, ecco arrivare anche i Voidhaven, con il loro EP omonimo di debutto. E dove il doom è di casa, c'è sempre lo zampino dietro della Solitude Productions, abile a mettere sotto la propria ala protettiva, anche questo quintetto di Amburgo. Solo due i pezzi a disposizione dei nostri amici teutonici, che in poco più di diciotto minuti ci fanno comunque capire di che pasta sono fatti. L'opener, "The Floating Grave" è una song lenta, dai tratti malinconici, con un basso a metà brano che mi ha rievocato, ovviamente con le dovute proporzioni, "A Kiss to Remember" dei My Dying Bride. La song affonda le sue radici quindi in quel death doom di metà anni '90, affidando a ritmiche lente e profonde growling vocals, tutto il suo armamentario, senza dimenticarsi comunque di parti arpeggiate e clean vocals che rendono il tutto atmosfericamente più morbido e accessibile ad un più ampio pubblico. "Beyond The Bounds Of Sleep" apre con un altro arpeggio e delle voci sussurrate che si tramutano ben presto in un rifferama di scuola Anathema, quelli dei tempi di 'The Silent Enigma', combinandosi poi in parti più ariose (con voce pulita annessa) che chiamano in causa gli Swallow the Sun. Insomma 'Voidhaven' è un bel biglietto da visita per i nostri, in attesa di un album di durata più corposa. (Francesco Scarci)
(Solitude Productions - 2018)
Voto: 70
https://voidhaven.bandcamp.com/releases
Voto: 70
https://voidhaven.bandcamp.com/releases