Cerca nel blog

mercoledì 22 febbraio 2012

Chupacabras - Inciviltà

#PER CHI AMA: Crossover, Thrashcore, Sick of it All, System of a Down
I liguri Chupacabras hanno deciso di farci sapere cosa ne pensano dei nostri tempi: non ne sono particolarmente contenti. Almeno è questo che ho capito dopo il primo ascolto del disco. Visto il bello schiaffo sonoro ai miei timpani, direi di averci preso. Un lavoro adrenalinico, diretto, aggressivo, con una cattiveria piacevole e con una certa denuncia sociale. Undici tracce che sembrano frustate, le cui poche parti melodiche non ne riducono l’assalto sonoro. La musicalità è tipicamente crossover/thrashcore: riffoni roboanti, schitarrate poderose e corrosive, ritmica incalzante, suoni energici e pesanti. La voce ruvida del cantante completa alla grande il tutto. Ah, complimenti perché l’interpretazione in italiano (la nostra lingua non si presta molto a questo genere musicale, dicono...) funziona bene: i testi e il cantato si sposano come raramente mi sia capitato di sentire. Certo, alcuni passaggi non risultano subito chiari fin dal primo ascolto, colpa un po’ dell’urlato e delle velocità tipiche del genere; tuttavia se ci fate attenzione apprezzerete il loro sforzo anche a livello dei testi. Tra le song, da notare “Incubo Catodico” e “Affuoco” per le chitarre particolarmente ispirate al thrash. Più indisciplinate “God Of War” e “Maschere”, forse sono anche quelle che si fanno ricordare di più. Carino il gioco di richiamo tra la guerreggiante “Rabbia”, e la radiofonica ed eterea “Rabbia Vol. II”. È vero: questo contrasto non è immediato (a me è sfuggito ad un primo ascolto), ma una volta notato mi ha convinto appieno. Le altre canzoni non si discostano, l’insieme è coerente e continuo. Stavo per dimenticare una piccola sorpresa del CD. I nostri hanno inserito una frase di Roberto Giacobbo, tratto da “Voyager”, che parla del mitico (rullo di tamburi)... chupacabras! “Inciviltà” non verrà ricordato come molto innovativo, tuttavia c’è abbastanza personalità, bravura e carattere da far passare in secondo piano le ispirazioni presenti. Bravi. (Alberto Merlotti)

(SG Records)
Voto 75