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mercoledì 22 febbraio 2012

Svanzica - Eos

#PER CHI AMA: Death Progressive, Novembre, Opeth
I veronesi Svanzica dovrebbero fare qualcosa: non è possibile dare alle stampe un album così prodotto. Occhéi, apprezzabile che abbiano fatto da soli (il disco è autoprodotto), ma non si sono accorti che la qualità è veramente pessima?! Ascoltare il CD è come guidare con certe nebbie delle mie parti nella notte: difficile e dal risultato molto incerto. Detto questo, potete immaginare come qualsiasi giudizio si possa esprimere sia già segnato. La mia impressione, ma anche quella di molti altri, è di una band alle prime armi, che ha buttato lì una caterva di spunti, alcuni peraltro neppure banali, in un crogiolo, cercando di ottenere un pozione “progressive” interessante. Ascoltandoli credo che si siano ispirati alle sonorità di gruppi come Opeth o Novembre. Il problema mi sembra nel manico, i loro limiti si sentono un po’ ovunque. Il cantato non mi convince, le melodie non funzionano come dovrebbero e le imprecisioni, purtroppo, si sentono, qua e là lungo tutto il disco. Le track sono fin troppo diverse tra loro, non c’è un filo musicale continuo che possa dare un senso alla produzione. Un lavoro alla fine noioso che mi ha lasciato molto scontento. Cosa mi sento di consigliare? Migliorarsi sicuramente da un punto di vista melodico ed esecutivo. Cercare di ridurre le idee ma di focalizzarsi di più, magari studiando uno stile personale. E poi occorre una produzione almeno decente, non è necessario averne una perfetta, ma non come questa che pare fatta nelle catacombe. Bocciati! (Alberto Merlotti)

(Self)
Voto 50