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sabato 6 dicembre 2014

Wrøng – Doomed From the Start

#PER CHI AMA: Grind/Hardcore, primi Napalm Death
Parlare di grindcore metal o noise per questa band è decisamente riduttivo. Di casa a Melbourne, Tim - bass / vocals - lyricist e Crispin - drums / vocals – editor, sfoderano nel 2014 ben sei opere devastanti tra singoli, e.p. ed album, tutte autoprodotte e dal copione selvaggio, iconoclasta e mostruosamente realistico. Un grido di rabbia e disperazione reso possibile distorcendo esageratamente ogni cosa, dalle voci alle trombette giocattolo, dai trapani elettrici al basso, senza nessuna remora o forma canzone, una illogica/logica contorsione intellettuale della forma sonora. L'amore per i primi Napalm death e per l'hardcore primordiale, uniti alla rumoristica sperimentale più oltranzista, quella che prevede tutto il rumore possibile nel più breve tempo possibile, ha voluto la genesi di questo album che a parer nostro risulta, nella sua inaccessibilità, una geniale follia sonica. Il suono è pregno di violenza ma non fine a se stessa, una crudeltà a scopo artistico, ispirata, incomprensibile e rumorosissima. Cercare il bandolo della matassa nelle sette tracce che compongono 'Doomed From the Start' nella sua durata di soli tredici minuti risulterà arduo, così se adorate il teatro dell'assurdo, sconcertante, profondo, riflessivo ed intelligente, adorerete anche quest'album, al contrario, il consiglio è di non ascoltarlo. Non troverete niente o poco di suonato veramente, niente di tecnicamente dotato, niente di stilisticamente corretto ma se avete amato gli albori rumoristici degli Einsturzende Neubauten (il paragone è valido solo tenendo conto dell'attitudine alla sperimentazione che accomuna queste due diversissime band), allora tuffatevi senza timore tra le sue fila rumorose, troverete la stessa voglia estroversa di far musica disagiata e di confine. Lasciatevi tentare a cuore aperto dal caos sonoro provocato dai due artisti australiani. Considerateli figli illegittimi dei Black Flag in super low-fi. Sparatevi in faccia questi loro brani che suonano come un bootleg degli Atari Teenage Riot registrato con un walkman anni '90 dentro una cantina, mentre emulano pezzi dei Napalm Death sbagliando il dosaggio dei distorsori di basso e batteria!?! Questa musica è avanguardia noise, hardcore per menti superiori, intelligenza che sfocia in rumore accecante, di bassa fedeltà, contornato da immagini underground eversive, musica catartica, evoluta per le orecchie di chi la saprà realmente apprezzare. Un'arma delicata e fatale chiamata rumore... Genialmente underground! (Bob Stoner)

(Self - 2014)
Voto: 80