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lunedì 23 settembre 2024

Godkiller - Deliverance

BACK IN TIME: recensione gentilmente concessa da Nihil Zine
#PER CHI AMA: Industrial/Black
Terza release per questa one man band proveniente da Monaco. Dal ’94, anno in cui uscì il primo EP, 'The Rebirth of the Middle Ages', all'uscita di 'Deliverance', sono cambiate molte cose visto che Duke Satanaël ha completamente perso i connotati black epici di un tempo, dedicandosi a un dark oscuro con all’interno molti inserti elettronici. Questo cambiamento avvenne già con il secondo album, 'The End of the World' del ’98, dove vi erano parti elettroniche, non così marcate come qui. La chitarra ha ancora suoni tipicamente metal (quando c’è) e può ricordare i Samael dei bei tempi. Le melodie create sono tutte molto tristi e sofferte, dovute sicuramente all’uso di suoni freddi ed elettronici, usati con cognizione e con una certa ricercatezza, quasi atta a ipnotizzare l’ascoltatore e guidarlo in un mondo buio e angosciante. La voce di Duke è flebile e in linea con il tappeto musicale proposto. Chi ha seguito e apprezzato il nuovo cammino di Godkiller, non potrà che trovare nuova linfa creativa anche in 'Deliverance'.

(Wounded Love Records - 2000)
Voto: 73

https://godkiller.net/

martedì 16 novembre 2021

Dolorian - When All the Laughter Has Gone

BACK IN TIME: recensione gentilmente concessa da Nihil Zine
#PER CHI AMA: Black Doom
Un black-doom molto cupo e glaciale, introspettivo e delirante; la depressione accompagna tutta la durata del dischetto di questo ottimo gruppo finlandese. Le note si susseguono lentamente tracciando oscure melodie cadenzate da un ritmo tedioso e da atmosfere desolate, interrotte dalle screaming vocals genuinamente fredde ed angoscianti (per nulla paragonabili a quelle di certi pagliacci travestiti da vampiri). La sensazione è quella di una profonda riflessione circa la precarietà dell’uomo di fronte all’esistenza e all’accettazione della morte come unica prospettiva. Le sette tracce costituiscono sicuramente un insieme omogeneo e ritengo sia superfluo parlare dei singoli brani. Questa è una vera e propria opera d’arte, struggente ed intensa come solo pochi eletti possono concepire. Vivamente sconsigliato agli incalliti ascoltatori di Cradle of Filth e roba del genere.

(Wounded Love Records - 1999)
Voto: 75

https://www.metal-archives.com/bands/Dolorian/