#PER CHI AMA: Brutal Death, Avulsed, Cannibal Corpse |
Non riesco proprio a capire se sono io in questo periodo ad avere l’orecchio troppo esigente o se siano realmente le band che affollano il panorama musicale ad avere ben poco da dire. Un peccato, perché chi passa tra le mie grinfie, non ha vita facile. Ma andiamo con ordine: i Worstenemy sono una band nostrana (di origini sarde ma residenza bolognese) che da una decina d'anni abbondante solca le scene e da quanto ho capito, continua in modo imperterrito e con una coerenza invidiabile (quasi degna di Cannibal Corpse o AC/DC) a proporre un death metal di efferata brutalità. L’EP di 6 pezzi che ho in mano attacca l’ascoltatore fin da subito con la sua irruente veemenza, tenendoci incollati allo stereo grazie al suono compatto che ne esce dalle casse. Le vocals, tra il growl e lo screaming vetriolico, vomitano tutta la rabbia del combo italico, mentre le asce si alternano tra sfuriate death e rallentamenti grooveggianti al limite del doom. Niente di che, nulla di entusiasmante giunge ahimè alle mie orecchie, solo un disco utile per la mia cervicale (per allenarmi con un po’ di sano headbanging) o per la classica pogata scaccia pensieri in compagnia degli amici. Fortunatamente qualche sprazzo interessante è avvisabile tra le note del quartetto sardo, quando i nostri si cimentano in oscure ambientazioni (sentire la parte centrale di “Nogoth”) degne dei migliori Avulsed o in sfuriate al limite della schizofrenia come nella successiva “Burning my Flesh”. Probabilmente la vera sfiga della band è quella di essere nata in Italia: se solo fossero cresciuti in Florida, qualche chance di sfondare l’avrebbero anche avuta nel corso di questi anni… L’importante è non perdersi d’animo (Francesco Scarci)
(Raptures Asylum Productions)
Voto: 60
Voto: 60