Cerca nel blog

Visualizzazione post con etichetta Wine From Tears. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Wine From Tears. Mostra tutti i post

venerdì 18 ottobre 2013

Wine From Tears - Glad to be Dead

#PER CHI AMA: Death Doom, Swallow the Sun
Anche i Wine From Tears fanno il proprio ritorno sulla scena dopo ben quattro anni di silenzio. La band russa, alfiere di un death doom, non tradisce le aspettative, offrendo una proposta che migliora quanto fatto in “Through the Eyes of a Mad”. Pur mantenendo intatte le influenze di Saturnus, Draconian o Officium Triste, la nuova release dei nostri assume maggior dinamicità nel suo flusso musicale. Un’intro e poi è “Allergic Sun” a darci il benvenuto con la sua perfetta miscela tra riffoni doom, placidi tocchi di pianoforte, malinconiche melodie affrescate dalla seconda chitarra e il classico vocione growl a cui si contrappone la classica voce pulita (non troppo convincente però). Gli ingredienti del genere ci sono tutti, sta nell’abilità ed estro delle band combinarli nel giusto modo. E i Wine From Tears direi che ci riescono egregiamente, proponendo alla fine un lavoro che si lascia piacevolmente ascoltare. “What are you Waiting for?” soffre magari un po’ dell’influenza dei primi Paradise Lost nella sua prima parte, ma poi il compitino lo portano a casa, grazie ad un finale in cui si rivela un crescendo emozionale e musicale. Ancora i caldi tocchi del pianoforte ad aprire “In Memory of the Truth” e poi le chitarre d’accompagnamento in una song che vive il suo maggiore sussulto nel rockeggiante e ipnotico break centrale. “Let me in” e a ruota tutte le successive tracce non si distaccano poi molto dal canovaccio fin qui creato, pescando idee, influenze un po’ qua e là dalle band fin qui citate e anche dai primi lavori di Swallow of the Sun o Katatonia. Unica song che sembra prendere le distanze da quanto fatto è la conclusiva “Silence no More” che tra sole voci pulite, affiancate dall’estro di una dolce donzella e ritmiche orientate al versante gothic, fanno apparire i nostri in una veste più vicina ai nostrani Lacuna Coil. Il risultato finale non sarà certo memorabile, tuttavia “Glad to be Dead” si rivela un album piacevole ai primi ascolti ma che forse alla lunga rischia di finire nel dimenticatoio. (Francesco Scarci)

(BadMoodMan Music - 2013)
Voto: 65

http://winefromtears.bandcamp.com/