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giovedì 20 aprile 2023

Astimi - TrinaCapronuM

BACK IN TIME: recensione gentilmente concessa da Nihil Zine
#PER CHI AMA: Brutal Death
Dopo due demo ('Opus I' e 'Opus II') di black metal piuttosto vario, atmosferico, suggestivo e caratterizzato anche da linee melodiche dell’ormai tipico "Mediterranean Scene Sound", gli Astimi arrivano al debut album con una rinnovata line-up (Agghiastru alla voce, alla chitarra e alla programmazione delle parti di batteria, 3 alla chitarra e al synth, Fantasma al basso) ed un differente stile musicale. Gli Astimi del 2001 propongono del brutal death di classica matrice americana in cui vengono ben amalgamate tra loro parti sparatissime ed altre più cadenzate ma mai troppo lente. È quindi un classico disco del genere in questione che comunque sa farsi apprezzare per la rabbia e la foga con cui è stato concepito e che efficacemente trasmette, anche grazie a dei testi che, con parole dure e sprezzanti, attaccano l’ipocrisia e la falsità del cristianesimo. La produzione è sino ad ora la migliore delle Inch Productions: le chitarre suonano abbastanza spesse ma la batteria poteva rendere maggiormente con dei suoni migliori; la voce, per cadenza e timbro, ricorda un po’ quella di Glen Benton. L’artwork (come per ogni produzione Inch Prod.) è assai curato, ad effetto e stravagante… Cristu Crastu!!!