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mercoledì 15 dicembre 2021

Ikitan - Darvaza y Brinicle

#PER CHI AMA: Post Metal/Heavy Strumentale
Gli Ikitan sono un power trio originario di Genova, dedito ad un heavy post-metal strumentale. Usciti giusto un anno fa con un EP, 'Twenty Twenty', contenente un unico monolitico brano di poco più di 20 minuti, i nostri tornano con una tape contenente due nuovi brani dai titoli quanto meno insoliti. "Darvaza" e "Brinicle" rappresentano infatti due stranezze del nostro mondo: il primo è un cratere di gas naturale collassato in una caverna nella località di Darvaza, in Turkmenistan, detta anche Porta dell'Inferno. Il secondo rappresenta invece un fenomeno che avviene nelle profondità degli oceani antartici dove, dall'incontro tra una massa d'acqua salata molto fredda con dell'acqua più calda sotto la superficie dei ghiacci, si forma una sorta di raggio ghiacciato sottomarino. Due fenomeni cosi stravaganti necessiterebbero di musica altrettanto stravagante, cosa che di fatto quella degli Ikitan purtroppo non è. I due pezzi si muovono infatti nei pressi di un post metal/rock non troppo originale. Le chitarre sono solide e robuste, la melodia sicuramente gradevole, ma il terzetto non inventa nulla di trascendentale anche laddove compaiono rallentamenti di tooliana memoria nel primo dei due pezzi, che si muove in un saliscendi emozionale sicuramente intrigante. La seconda song inizia più in sordina, con un bel giro di basso e chitarra, che evolve in un brano dal sapore quasi progressive, ma che comunque mantiene intatto quello spirito veemente e guardingo tipico dei nostri, soprattutto nella ispirata coda finale. Due pezzi sono però un po' poco per giudicare appieno le qualità di una band su cui non ho nulla da eccepire da un punto di vista tecnico. Tuttavia, preferisco tenermi bassino con il voto, giusto per non portarvi a fare voli pindarci sui contenuti dei due nuovi brani, peraltro rilasciati in cassetta. Ora mi aspetto qualcosa di più lungo e strutturato da parte degli Ikitan, per poter meglio assaporare la proposta della band italica. (Francesco Scarci)