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lunedì 25 settembre 2023

SVRM - .​.​. а с​м​е​р​т​ь в​в​і​й​ш​л​а у т​е​б​е в​ж​е д​а​в​н​о

#PER CHI AMA: Depressive Post Black
Avevo recensito lo scorso anno il loro vecchio EP, ‘Червів майбутня здобич’, ritorna oggi la one-man band ucraina di Kharkiv, con un nuovo brevissimo EP, ‘.​.​. а с​м​е​р​т​ь в​в​і​й​ш​л​а у т​е​б​е в​ж​е д​а​в​н​о’, la cui traduzione starebbe per ‘...e la morte è stata con voi per molto tempo’. Inevitabile che in queste parole si legga tutto il male che si sta perpretando in quelle terre nel conflitto russo-ucraino. Lo stesso male e dolore che ho sentito nelle note delle due song, “I” e “II”, che proseguono con quella mistura di post black, doom e parti atmosferiche che il buon Сергій Ткаченко (aka S., la mente dietro alla band) finisce per trasmettere lungo i sofferenti minuti di questa release. Nulla di nuovo dal fronte orientale, se non un depressive sound, soprattutto nella seconda “II”, che gronda rabbia nell’accelerazione post-black delle sue chitarre, disperazione dalle parti di tastiera e morte dalle grim vocals del mastermind ucraino, a cui dare sicuramente un significato e non lasciar scivolare via. (Francesco Scarci)

(Self – 2023)
Voto: 66

https://svrm.bandcamp.com/album/--11

martedì 26 luglio 2022

Svrm - Червів майбутня здобич

#PER CHI AMA: Post Black
Da una delle città più martoriate dal conflitto russo-ucraino, Kharkiv, ecco arrivare i Svrm, one man band alquanto famosa nel circuito black underground con ben tre Lp e sei EP all'attivo. 'Червів майбутня здобич' (tradotto in "futura preda dei vermi") è l'ultimo lavoro uscito quest'anno poco prima dell'esplosione della guerra che include quattro pezzi di black atmosferico dai connotati malinconici. Il tutto è testimoniato dall'opener, nonchè title track del dischetto, che mette in mostra la rabbia post black del musicista ucraino, contrappuntata da una vena malinconica a livello delle melodie di sottofondo. Ancora meglio nella seconda traccia, "Поклик могил", che parte feroce come non mai, ma che a metà brano, ci offre un break acustico dai tratti folklorici, per poi ripartire all'insegna di ritmiche furenti, grim vocals e chitarre ancora più ispirate. "Carceri" si muove sulla stessa linea, con un songwriting nebuloso, fosco, decisamente cupo ed ancorato alla tradizione black, con una ritmica bella serrata, interrotta da uno stop and go delle forsennate linee di chitarra. A chiudere ci pensa la rovente "Смерть" che testimonia come il nostro mastermind di oggi, pur non inventando nulla di nuovo (qui siamo al cospetto di un black mid tempo), mostra comunque ancora qualche cartuccia interessante per catturare la nostra attenzione. (Francesco Scarci)

(Self - 2022)
Voto: 68

https://svrm.bandcamp.com/album/--8