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giovedì 19 dicembre 2024

Sordes Dominum - Finis Ludus

#PER CHI AMA: Symph Death strumentale
Le release interamente strumentali non mi fanno impazzire, lo sapete, però nel post rock cinematico, sono apprezzabili perché sembra quasi di trovarci di fronte a una colonna sonora, per una certa esasperata ricerca di raffinatezza nei suoni. Ecco, il caso degli statunitensi Sordes Dominum è un filo più complicato visto che la proposta del terzetto di Los Angeles, viaggia invece lungo i binari del death metal, contaminato da aperture sinfoniche, complici le imperiose orchestrazioni che ci ritroviamo in questo lavoro. Quindi, mettiamoci comodi e facciamo quest'altra esperienza sensoriale con quello che è il terzo EP dei californiani. 'Finis Ludus' include quattro tracce che irrompono con la ritmica martellante (quasi djent) di "Ludum Incipit", il cui ripetersi in loop viene fortunatamente smorzato dall'uso delle keys, quando un bel growling avrebbe di sicuro variato la dinamica sonica. E il problema sembra ripetersi anche in "Docebitur Malum" e ovviamente in tutte le altre tracce del dischetto, dove è palese che manchi qualcosa. Per carità, le orchestrazioni, alla stregua dei nostrani Scuorn, sembrano seguire la scena di un film epico e mostrano quindi una certa presa, ma sembrano ancora una volta un riempitivo di un qualcosa di incompleto. Per me il death metal, in qualunque forma esso sia, deve avere una voce, altrimenti una ritmica super tirata o pesante potrebbe anche non necessariamente appartenere a questo genere estremo. E quell'incipit di "Porta Daemonibus", in cui mi sembra di aver udito per un paio di secondi un grugnito, mi regala un sussulto, complice anche la presenza di spoken words che esaltano l'epicità della song, al pari della conclusiva "Ultimum Onus Entis", un filo più sotto tono rispetto alle altre, ma che comunque non fa che confermare la formula offerta dai nostri. In tutta franchezza, mi sento di suggerire l'utilizzo di una voce per le prossime release, a restituire una forma a una musicalità che rischia altresì di suonare decisamente monca. (Francesco Scarci)
 
(Self - 2024)
Voto: 63